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Turchia, "pronta l'invasione di terra": scoppia un'altra guerra

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La Turchia ha “neutralizzato” oltre 180 “terroristi” nell’operazione lanciata domenica scorsa tra il nord dell’Iraq e il nord della Siria, dove il Pkk era sospettato di avere “nascondigli illegali” in cui preparava “attacchi sul suolo turco”. I terroristi sono stati uccisi da veicoli e aerei di supporto antincendio a terra, mentre sono stati colpiti 89 obiettivi tra refuti, bunker, grotte, tunnel e magazzini.

“Abbiamo colpito i terroristi con i nostri aerei e l’artiglieria - ha dichiarato Recep Erdogan - sappiate che il prima possibile li sradicheremo tutti insieme con i carri armati e i soldati”. Il presidente turco ha quindi paventato l’inizio di un’altra vera e propria guerra, definita una “operazione di terra” contro le forze curde in Siria e in Iraq. “Abbiamo risposto al codardo attacco che è costato la vita a 6 persone innocenti radendo al suolo obiettivi terroristici nel nord dell'Iraq e della Siria”, ha spiegato Erdogan riferendosi a quanto accaduto al villaggio turco di Karkamis.

“Conosciamo l'identità, l'ubicazione e i dati dei terroristi - ha aggiunto - sappiamo anche molto bene chi li patrocina, chi li arma e chi li incoraggia”. Inoltre il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha voluto fare i complimenti alle forze armate: “Stanno mostrando un livello di sensibilità che nessun esercito ha mostrato per non danneggiare i civili, l'ambiente, le strutture storiche, culturali e religiose, sia nella pianificazione che nell'esecuzione delle attività. L'esercito turco farà tutto ciò che deve essere fatto in linea con tutte queste sensibilità fino alla fine”.

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