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Aereo precipitato, verità indicibile: "I due piloti hanno sbagliato leva"

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Lascia senza parole l'esito dell'inchiesta condotta sul disastro aereo dello scorso gennaio scorso in Nepal. L’Atr 72-500 di Yeti Airlines era decollato alle 10.32 (locali) dall’aeroporto di Kathmandu ed era diretto al nuovo scalo di Pokhara, approdo per i turisti diretti poi verso le vette più alte del mondo. Ma un minuto prima di atterrare l’aereo si è schiantato uccidendo 72 persone: 68 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio. La colpa? Secondo quanto si legge sul corriere.it di la responsabilità sarebbe di uno dei due piloti, peraltro il più esperto, che avrebbe confuso le leve finendo per toccare quella che "spegne" entrambi i motori al posto dell’altra, di fianco, che muove i flap nelle ali. Il condizionale, puntualizza Leonard Berberi nell'articolo per il Corriere, è ancora d’obbligo perché le indagini vanno avanti.

 

Il rapporto preliminare scrive che ai comandi di quel volo c’era Anju Khatiwada, seduta quindi a sinistra, mentre a destra Kamal Kc di fatto "monitorava" in qualità di pilota-istruttore. Il "Cockpit voice recorder" ha memorizzato nel file audio i segnali delle anomalie a bordo. I due comandanti hanno iniziato a consultare i manuali di volo per capire cosa stesse succedendo. Alle 10.56 e 07 secondi Anju Khatiwada si sente dire per due volte che i motori non avevano potenza e undici secondi dopo i comandi passano a Kamal Kc. Khatiwada, che aveva perso il marito nel 2006 per un altro disastro in volo, intanto ripete che non c’è alcuna potenza dai motori. La situazione alle 10.57 e 26 secondi diventa irrecuperabile: l’aereo vira a sinistra in modo improvviso — la scena è stata ripresa da una persona che in quel momento si trova sul terrazzo di casa sua — e sei secondi dopo l’Atr si schianta.

 

 

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