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Russia, Lavrov: "Arrivati alla linea rossa pericolosa", bufera all'Onu

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Alta tensione tra Stati Uniti e Russia. Con la guerra che non accenna a fermarsi, Antonio Guterres replica alle affermazioni di Sergey Lavrov, che ha invece difeso l'invasione ucraino e accusato l'Occidente. La guerra - afferma il segretario generale delle Nazioni Unite durante la sessione del Consiglio di sicurezza presieduta proprio dal ministro degli Esteri russo - "sta causando sofferenze enormi e devastazioni al Paese e al suo popolo" e sta alimentando "lo shock economico globale provocato dalla pandemia di Covid". Prima di lui Lavrov ha fatto sapere che Mosca è pronta a prendere in considerazione un incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Il motivo? A suo dire il Cremlino non rifiuterebbe serie proposte di dialogo da parte americana. Tuttavia, prima della partenza della delegazione russa per New York, il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov ha invece specificato che non c'erano ancora piani per un simile incontro e che la sua possibilità "sarebbe stata determinata in base alle circostanze".

 

Non solo, perché Lavrov ha addirittura rincarato la dose rievocando un altro conflitto: "Come durante la Guerra Fredda, siamo arrivati a una linea rossa pericolosa, forse ancora più pericolosa". E ancora: "La situazione è aggravata dalla perdita di fiducia nel multilateralismo. L'aggressione finanziaria ed economica occidentale sta distruggendo i benefici della globalizzazione, gli Stati Uniti e i loro alleati stanno abbandonando la diplomazia e chiedono un chiarimento delle relazioni 'sul campo di battaglia'". Da qui l'appello affinché i Paesi "ritornino alle origini", ossia al rispetto degli obiettivi e dei principi della carta dell'Onu "in tutta la loro diversità e interconnessione". 

 

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