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Mar Baltico, caccia russi intercettati dalla Nato: cosa sta succedendo

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Germania e Gran Bretagna hanno intercettato tre aerei da ricognizione russi che sorvolavano il Mar Baltico e che non stavano trasmettendo i segnali con il transponder. Ad annunciarlo è stata l'aeronautica militare tedesca. "Gli Eurofighters tedeschi e britannici sono stati allertati per identificare tre aerei militari. I due SU-27 Flanker e un IL-20 russi volavano nuovamente senza rispondere ai segnali nello spazio aereo internazionale sopra il mar Baltico", si legge in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. 

La Germania e il Regno Unito partecipano in ambito Nato alla sorveglianza dello spazio aereo soprastante i Paesi baltici. Fin da tempi precedenti all’invasione dell'Ucraina, aerei di entrambe le parti vengono periodicamente segnalati, di solito sul mar Baltico ma anche sul mar Nero e in altri spazi aerei. Il mese scorso, l’aviazione russa aveva intercettato un drone americano Reaper MQ-9 sul mar Nero, che poi era precipitato: un incidente che aveva provocato un aumento delle tensioni fra Mosca e Washington fortunatamente temporaneo. 

Intanto, ieri 25 aprile la Svezia ha espulso cinque dipendenti dell’ambasciata russa a Stoccolma perché sospettati di spionaggio. Il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstrom, ha dichiarato che le presunte attività dei cinque erano "incompatibili" con il loro status diplomatico. E ha aggiunto che l’ambasciatore russo in Svezia, Viktor Tatarintsev, è stato informato delle espulsioni. Il Sapo, il servizio di sicurezza svedese, ha recentemente ricevuto un elenco di nomi di alcuni sospetti ufficiali dell'intelligence russa.

Le espulsioni seguono una inchiesta congiunta resa nota la scorsa settimana dalle emittenti pubbliche di Danimarca, Finlandia, Norvegia che accendeva i riflettori su sospette attività di spionaggio della Russia nelle acque del Mar Baltico e del Mare del Nord utilizzando pescherecci civili, navi mercantili e yacht. 

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