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Belgorod, gli ucraini invadono la Russia: "Fuggite, salvatevi la vita!". Svolta clamorosa

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La guerra sta prendendo una piega semplicemente clamorosa: l'Ucraina, infatti, avanza in territorio russo. Dopo gli attacchi con i droni a Mosca (di cui Kiev nega la responsabilità), quelli nella regione russa di confine di Belgorod, colpita a più riprese negli ultimi giorni e nel mirino dei partigiani ucraini della "Legione Libertà".

Si apprende che nelle ultime ore di oggi, domenica 4 giugno, i partigiani ucraini sono entrati nel distretto di Shebekino, a Belgorod, al confine con l'Ucraina. Il clamoroso avanzamento è stato reso noto su Telegram la Legione Libertà della Russia. "In arrivo! Il gruppo d'assalto avanzato della Legione e della Rdk (il Corpo dei Volontari russi, ndr) sta entrano nella periferia di Shebekino. Per la Russia! Per la libertà!", recita il nel messaggio. Combattimenti sono in corso vicino alla località di Novaya Tavolzhanka, aggiunge il gruppo, sottolineando che "le truppe di Vladimir Putin continuano a colpire le case dei civili con l'artiglieria pesante".

Il fatto che gli ucraini stiano avanzando in Russia, di fatto, lo conferma anche il governatore di Bolgorod, Vyacheslav Gladkov, che chiede alla popolazione di abbandonare le case e di fuggire: "Ascoltate le autorità e lasciate provvisoriamente le vostre case per preservare ciò che è più importante, che è la vostra vita e quella dei vostri cari", afferma su Telegram dopo lunghi giorni di raid e attacchi. Dunque ha aggiunto che l'allarme non riguarda soltanto il distretto di Shebekino, il più colpito, ma tutte le aree colpite dai bombardamenti. Secondo Gladkov, durante la notte ci sono stati attacchi dell'artiglieria Ucraina contro Shebekino e Volokonovski, dove si registrarono numerosi danni, ma nessuna vittima. Per il governatore, più di 4mila persone si trovano ora nei centri di accoglienza, per lo più scuole e dormitori universitari. I bombardamenti dall'altra parte del confine, sommati alle incursioni di gruppi paramilitari russi, hanno costretto l'Esercito e la Guardia Nazionale a rafforzare la sicurezza nell'area tra le crescenti critiche per la vulnerabilità della frontiera. 

Scenari stravolti, inimmaginabili. E anche pericolosi: si teme ovviamente la reazione di Vladimir Putin. Il tutto nell'attesa dell'annunciata controffensiva ucraina, che diversi osservatori assicurano sarà fortissima, spettacolare. E sul punto Hanna Malyar, viceministro della Difesa di Kiev, su Telegram ha scritto: "I piani amano il silenzio. Non ci sarà alcun annuncio dell'inizio". Un messaggio accompagnato da un video che mostra diversi soldati ucraini che, con l'indice sulle labbra, invitano a fare silenzio. Un messaggio con tutta probabilità rivolto a Volodymyr Zelensky, il premier ucraino che soltanto ieri, sabato 3 giugno, in un'intervista al Wall Street Journal faceva sapere che "l'Ucraina è pronta a lanciare la controffensiva". Parole evidentemente non gradite dagli alti gradi dell'esercito di Kiev.

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