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Russia, il rublo è crollato: terremoto in 12 ore, cosa sta succedendo

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La Russia rischia di sbandare con la sua moneta. E rischia pure di finire contro un muro. La banca centrale russa ha effettuato un forte aumento del tasso di interesse di 3,5 punti percentuali, portandolo al 12%. La decisione arriva dopo la riunione di ieri del consiglio di amministrazione della banca centrale che sta tentando di frenare l’inflazione e rafforzare il rublo dopo che la valuta ha raggiunto il suo valore più basso dall’inizio della guerra con l’Ucraina.

Il tonfo del rublo arriva in un momento delicato per Mosca che sta aumentando le spese militari con le sanzioni occidentali che pesano sempre più. Ieri il tasso di cambio del rublo ha toccato quota 101 nei confronti del dollaro, perdendo più di un terzo del suo valore dall’inizio dell’anno e raggiungendo il livello più basso in quasi 17 mesi. Ma non finisce qui. Infatti sempre la banca centrale russa non ha escluso un ulteriore aumento dei casi in caso di nuovi rischi inflazionistici.

La Banca di Russia, sottolinea che "prenderà ulteriori decisioni chiave sui tassi in base all’andamento delle dinamiche di inflazione". In caso di un aumento dei rischi inflazionistici, "è possibile un ulteriore aumento del tasso di riferimento", ha affermato la banca centrale. La Banca centrale ha osservato che l’aumento del tasso di riferimento al 12% annuo è volto a riportare l’inflazione all’obiettivo del 4% nel 2024. Intanto gli osservatori internazionali cominciano già a scommettere sul crollo dell'economia russa. 
 

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