Cerca
Logo
Cerca
+

Prigozhin è morto, la Wagner: "Attentato". Rivolta e caos, cosa sta per succedere

  • a
  • a
  • a

Sono stati ritrovati tutti e dieci i corpi delle persone che viaggiavano sul jet privato del gruppo Wagner precipitato nella regione russa di Tver. Nella lista dei passeggeri del volo c'era anche il fondatore della società di mercenari, Evgeny Prigozhin, e il suo braccio destro, Dmitry Utkin. Inizialmente sul luogo dello schianto erano stati ritrovati solo 8 corpi e si era ipotizzato che all'appello mancassero proprio i cadaveri di Prigozhin e Utkin. In ogni caso serviranno i test del Dna per risalire alle identità delle vittime, i cui resti sono carbonizzati. Il jet viaggiava tra Mosca e San Pietroburgo quando è esploso, abbattuto da un missile o a causa dell'esplosione di una bomba a bordo, secondo le ipotesi più attendibili formulate finora.

Secondo Isw sarebbe stato il presidente russo Vladimir Putin a ordinare al comando militare di Mosca di abbattere l'aereo del capo della Wagner, per vendicare l'umiliazione dopo l'ammutinamento dei mercenari del 24 giugno. Un rapporto dell'American Institute for the Study of War citato dai media ucraini sottolinea come i rappresentanti delle forze armate russe, in particolare il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore, generale dell'esercito Valery Gerasimov, difficilmente avrebbero giustiziato Prigozhin senza l'ordine di Putin. "L'intera sfera politica e di sicurezza russa probabilmente ha considerato la sopravvivenza di Prigozhin dopo la rivolta di Wagner come una decisione di Putin", ha osservato Isw. 

Cosa sarà ora dei mercenari del Gruppo Wagner? Gli alleati di Prigozhin hanno accusato dal primo momento il ministero della Difesa russo di averlo assassinato. Grey Zone, un canale Telegram con più di 500.000 abbonati legati alla Wagner, lo ha acclamato come un eroe e un patriota morto per mano di persone non identificate che ha definito "traditori della Russia". In Bielorussia si registrano molti tentativi di fuga all'estero tra i soldati "esiliati" dopo il golpe fallito. Non è chiaro se gli uomini del battaglione si organizzeranno per reagire alla decapitazione dei loro vertici oppure finiranno per rientrare nell'esercito regolare russo, segnando la fine di un'esperienza militare che ha flirtato prima con il potere e poi con le suggestioni del colpo di Stato.

Dai blog