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Ucraina, la soffiata che cambia la guerra: “Flotta russa decapitata, chi hanno ucciso”

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L’Ucraina potrebbe aver messo a segno un colpo grosso, che potrebbe avere effetti importanti sulla controffensiva. Il condizionale è d’obbligo perché quello che sostiene Kiev viene puntualmente smentito da Mosca ma, stando a quanto riporta Andrea Nicastro sul Corriere della Sera, i servizi ucraini sono convinti di aver fatto centro con il bombardamento di venerdì 22 settembre su Sebastopoli. 

Il bersaglio era il quartier generale della flotta russa del Mar Nero: almeno due missili sono andati a segno, oltrepassando la contraerea e centrando l’edificio proprio quando si stava svolgendo una riunione tra alti ufficiali. L’Ucraina - che aveva ricevuto una soffiata sul vertice militare dei russi - sostiene di aver ferito o ucciso circa 25 nemici, tra i quali spiccherebbero tre pezzi da novanta: sarebbero rimasti feriti gravemente il generale Alexander Romanchuk, capo del fronte sud-orientale e il generale Oleg Tsekov, comandante della Guardia Costiera della Flotta del Nord, mentre sarebbe morto Viktor Sokolov, ammiraglio della Flotta del Mar Nero. 

Nel frattempo nella regione ucraina di Kherson, più precisamente a Beryslav, è stato registrato un nuovo attacco aereo russo, che ha causato la morte di una donna e il ferimento di almeno tre persone. Lo ha riportato il governatore regionale Oleksandr Prokudin: tra i feriti c’è anche un agente di polizia 33enne, oltre che un uomo di 48 anni e una donna di 60. Nella stessa regione c’è stato un altro attacco aereo, a Lvove, che ha invece causato la morte di un uomo di 67 anni. 

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