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Zelensky in Canada, disastro in Parlamento: ovazione per il nazista

Mirko Molteni
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Più che una gaffe è pasticcio quello combinato dal Parlamento canadese in occasione della visita a Ottawa del presidente ucraino Volodymir Zelensky. Mentre lo statista di Kiev ringraziava la Camera dei Comuni e il premier Justin Trudeau per il sostegno alla lotta dell'Ucraina contro la Russia, nell'aula era presente, invitato come «eroe della guerra contro la Russia» un anziano ucraino di 98 anni, Yaroslav Hunka, che nella Seconda Guerra Mondiale combattè contro l’Armata Rossa nelle file tedesche, per poi rifugiarsi oltreoceano, dove divenne cittadino canadese. I deputati canadesi lo hanno festeggiato con lunghi applausi. E lo speaker della Camera, Anthony Rota, lo ha definito «un eroe ucraino e canadese che ha combattuto per l’indipendenza ucraina contro i russi».

 

 

Peccato però che Hunka abbia, sì, lottato contro i sovietici, ma con l'uniforme nazista. E nemmeno arruolato nelle forze armate regolari della Germania, cioè la Wehrmacht teoricamente apolitica, ma proprio nelle Waffen-SS, i “pretoriani” del regime nazista, le cui truppe erano indipendenti dalla Wehrmacht e fedeli solo a Hitler. Ne è risultato un triplo imbarazzo. Anzitutto per il presidente ucraino Zelensky, che è ebreo. Poi, in genere, per le associazioni di vittime dell'Olocausto e le comunità ebraiche. E infine per tutto l'Occidente, che a dispetto del sostegno a Kiev ha visto, per assurda ironia, alimentata involontariamente la propaganda della Russia, che presenta la guerra in Ucraina come una crociata per «denazificare» il paese.

Hunka era un ragazzo di 20 anni nel 1945 e certamente il suo livello di responsabilità per i fatti della Seconda Guerra Mondiale era limitatissimo. Stadi fatto che era arruolato nella 14° Divisione Waffen Grenadier SS “Galizia”, formata da volontari ucraini antisovietici. Nulla di nuovo, poiché è ben noto che le Waffen SS arruolarono volontari di vari paesi europei, anche italiani, attratti dall’idea di un esercito europeo anticomunista. Gli ucraini, nello specifico, appoggiarono tendenzialmente l’invasione tedesca dell'Urss come reazione alla repressione operata pochi anni prima da Stalin. Attorno al 1932-1933, con la collettivizzazione forzata dell’agricoltura si erano avuti la carestia e il genocidio dell'Holodomor, che uccise qualche milione di ucraini.

 

 

Resosi conto dell'errore di aver omaggiato un ex-nazista, lo speaker Rota si è preso tutta la colpa e si è scusato: «È stata una mia iniziativa. Sono venuto a conoscenza di questi dettagli solo successivamente. Estendo le mie più profonde scuse alle comunità ebraiche in Canada e nel mondo». Ma secondo il leader dell'opposizione, Pierre Poilievre, è responsabile anche l'ufficio protocollo di Trudeau e il primo ministro stesso dovrebbe scusarsi. L'accaduto è stato manna dal cielo per Mosca. L'ambasciatore russo a Ottawa, Oleg Stepanov, ha annunciato «una nota al Ministero degli Esteri canadese e all'ufficio del Primo Ministro per chiedere chiarimenti». Secondo Stepanov: «Le SS sono riconosciute come organizzazione criminale dalle decisioni del Tribunale di Norimberga, che sono parte della legge internazionale. Onorandone un membro, il governo e il parlamento canadesi hanno violato anche norme legali, oltre che morali». Il Friends of Simon Wiesenthal Center for Holocaust Studies, intitolato al defunto cacciatore di criminali nazisti, ha commentato: «Vanno rivolte scuse a ogni sopravvissuto dell'Olocausto e a ogni veterano della Seconda Guerra Mondiale che ha combattuto contro il nazismo. E bisogna spiegare come costui sia entrato nella sacra aula del Parlamento canadese». Il Centro Wiesenthal ha aggiunto che «la divisione Galizia è stata responsabile del massacro di civili innocenti con un livello di brutalità inimmaginabile». 

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