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Israele, la drammatica telefonata del Papa: "Qualche mio amico tra gli ostaggi"

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Anche il Papa sarebbe personalmente coinvolto nella strage di civili messa in atto da Hamas sul territorio di Israele. "Penso che sicuramente qualche mio amico è tra loro": è quanto ha detto Francesco parlando ieri sera al telefono con il giornalista e amico israeliano Enrique Cymerman che gli aveva detto che molti argentini sono tra le vittime dell’attacco di Hamas in Israele, tra i feriti, i morti e gli ostaggi.

"Lo so, lo so", ha risposto il Papa dicendo di essere "molto vicino" e dando la sua disponibilità ad incontrare le famiglie degli ostaggi israelo-argentini che avrebbero espresso, attraverso il giornalista, questo desiderio. Cymerman gli ha infatti chiesto questo perché questo sarebbe per loro "un grande appoggio". Il giornalista ha postato il video della telefonata con il Papa sui social.

 

 

"Vi sono molto vicino", dice il Papa parlando con Cymerman. "Quello che è successo... è come dover aspettare ancora 50 anni". "È terribile, quanto è successo. Però non dobbiamo perdere la speranza", risponde il giornalista, che spiega al Papa che "quello che stiamo vivendo qui è peggio di quanto si possa capire dalla televisione. Ci sono una ventina di bambini che sono stati rapiti, e sono nelle mani di quei tizi... e poi c’è la popolazione civile di Gaza, che ora pagherà il prezzo di questi radicalizzati, terrificanti. È tutto tremendo. Se lei può, però, potremo organizzare qualcosa perché lei possa dare appoggio alle famiglie delle vittime". Cymerman chiede poi al Papa come stia ("Sto bene, bene, grazie") e come stiano procedendo i lavori per il Sinodo.

 

 

 

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