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Iran, Quirico: "Il nuovo impero del male, può schiacciarci e divorarci"

Domenico Quirico

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Quale piega prenderà il conflitto tra Israele e Hamas? Tutto ruota attorno all’Iran e al ruolo che deciderà di recitare. Ne è convinto Domenico Quirico, che nella sua analisi su La Stampa ha parlato dell’Iran come candidato a “nuovo impero del Male su cui rovesciare sanzioni, maledizioni e, alla fine, anche missili”. “Il filo sottile - ha aggiunto - che corre tra il contenere la crisi palestinese su un purtroppo annoso e tragico scenario locale o trasformarla nel nuovo fronte della guerra mondiale passa attraverso il coinvolgimento diretto degli ayatollah e della loro implacabile teocrazia”. 

All’indomani di quanto accaduto sabato 7 ottobre, il premier israeliano Netanyahu ha subito puntato il dito contro l’Iran, accusandolo di essere il mandante dell’attacco terroristico di Hamas. “Per Gerusalemme - ha sottolineato Quirico - da anni il vero nemico non sono i palestinesi, è sempre stato l'Iran, satrapia sanguinaria che non ha mai dismesso l'impegno costituzionale di cancellare Israele dalle carte geografiche. I tentativi, anche recenti, di Europa e Stati Uniti di trovare un accordo con Teheran sul nucleare sono bollati come un ‘appeasement' che finirà per schiacciarci e divorarci”. Secondo Quirico è possibile che l’Iran abbia la sensazione che sia arrivato il momento di sfruttare il disordine scatenato dalla guerra in Ucraina: per questo avrebbe dato via libera ad Hamas. 

 

Teheran intravede nuove possibilità - ha spiegato Quirico - non più il rischio dell'isolamento nel balbuziente micro continente sciita, ma da protagonista del nuovo blocco che vuole sgretolare il potere americano e occidentale, di cui Israele è la ‘colonia’ mediorientale. Per ora è una galassia in movimento ma che deve solidificarsi in un blocco se non si vuole restare senza difesa nella terra di nessuno. Ora saranno le mosse di Hezbollah sul fronte Nord dell'assedio a Israele a indicare che cosa hanno scelto gli ayatollah, attendere ancora o alimentare ancor più l'incendio a costo di esserne trascinati dentro”. 

 

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