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Hamas, il bigliettino dell'orrore: "Strappare cuore e fegato"

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In attesa di capire se, come e quando avverrà l’invasione via terra a Gaza annunciata a più riprese dal primo ministro Netanyahu, Israele continua a rendere noti nuovi dettagli sugli attacchi terroristici di Hamas di sabato 7 ottobre che hanno dato via a tutto. In un video sono stati raccolti diversi interrogatori ai miliziani di Hamas che sono stati catturati dopo gli attentati: le domande sono state incentrate soprattutto sui massacri nei kibbutz di Kfar Azza e Be’eri e sull’incursione nell’avamposto militare di Sufa. Una volta finiti nelle mani degli israeliani, i terroristi hanno confessato piani e orrori. 

 

L’ultima novità riguarda un foglietto stropicciato e scritto a mano in arabo che è stato ritrovato addosso a uno dei miliziani di Hamas: “Sappi che questo nostro nemico - si legge - è come una malattia che non ha cure, l’unico rimedio è decapitarli e strappare loro cuore e fegato”. A difendere questo bigliettino è stato uno dei portavoce militari di Israele per sottolineare una volta di più la matrice terroristica dell’operazione portata avanti da Hamas, che nelle istruzioni ai suoi uomini non ha fatto alcuna differenza tra militari e civili, con quest’ultimi che anzi in alcuni casi erano il bersaglio principale per uccisioni e rapimenti. 

 

Non a caso un altro foglietto recitava quanto segue: “Uccidete i problematici o chi rappresenta una minaccia”. Un ordine che è emerso chiaramente anche dagli interrogatori dei miliziani di Hamas finiti nelle mani dell’esercito israeliano: uccidere indistintamente gli uomini, rapire donne, bambini e anziani. Ovviamente il video degli interrogatori e il testo dei vari bigliettini vengono diffusi da Israele per bilanciare la propaganda di Hamas, che cerca di far passare in secondo piano gli orrori dei suoi miliziani mostrando le immagini delle vittime palestinesi sotto le bombe israeliane. 

 

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