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Tunisi, il comunicato dell'università: "La jihad un obbligo per i musulmani"

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Un comunicato inquietante quello emesso dall'università Zaytuna di Tunisi, una delle più antiche istituzioni del mondo islamico, subito dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso. Il documento, come riportato dal Giornale, è rivolto agli studenti, ma non solo, ed esorta tutti i musulmani a sostenere la lotta di liberazione del popolo palestinese. Nel comunicato ufficiale, di cui il Giornale è entrato in possesso, il diktat è la partecipazione alla lotta: "Si tratta di un dovere individuale legale, sharaitico, che investe l’intera comunità islamica in ogni parte del mondo". 

"Perciò non è islamicamente legittimo sottrarsi a tale dovere", si legge ancora nel testo. Per l'università si tratta di un “chiaro messaggio alla comunità islamica ed ai suoi eserciti […] affinché si muovano in fretta verso la terra benedetta e si infiltrino nelle abitazioni per sradicare l’entità giudaica”. E ancora: "L'appoggio e il sostegno alla lotta, jihad, in Palestina è un obbligo individuale per tutti i musulmani…il dovere immediato per la comunità islamica è di tornare a percorrere la retta via”. 

Nel comunicato universitario compare anche un appello rivolto alle guide spirituali islamiche: “Esortiamo gli imam affinché dai pulpiti assolvano al loro dovere religioso di spronare all’unità tra le file dei musulmani di fronte all’alleanza crociato-sionista”. Nel documento, insomma, si inneggia a una vera e propria chiamata alle armi in nome di Allah. Subito dopo la pubblicazione del comunicato il Misbar, piattaforma araba che combatte contro la disinformazione, ha precisato che il presidente tunisino Kais Saied non ha nulla a che fare col documento. Saied, in effetti, non ha appoggiato questo appello ma allo stesso tempo non ne ha neanche preso le distanze. 

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