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Polonia, gli europeisti di Tusk trovano l'accordo: chi va al governo

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La decisione del presidente della Polonia Andrzej Duda di affidare l'incarico di governo al primo ministro uscente, Mateusz Morawiecki leader del partito sovranista Diritto e giustizia, ha spinto i democratici politici a mettere da parte le polemiche e fare quadrato per scongiurare un nuovo incarico all'ex primo ministro. Donald Tusk, il leader della Coalizione civica (Ko) premiato dalle urne lo scorso 15 ottobre, dopo aver fallito nei giorni scorsi l'impresa, ha oggi infatti trovato e firmato l'accordo di coalizione insieme con i rappresentanti di altri partiti democratici che, tutti insieme, possono contare su 248 seggi nel parlamento composto da 460 deputati. 

 

"Siamo pronti ad assumerci la responsabilità del nostro Paese per i prossimi anni" ha detto Tusk prima di firmare il testo dell'accordo insieme con Szymon Holownia di Polonia 2050, Wladyslaw Kosiniak Kamysz del Partiti di contadini (Psl) nonchè con Wlodzimierz Czarzasty e Robert Biedron della Sinistra. "Si tratta di un accordo di largo compromesso; uniamo le forze per cambiare radicalmente il modo di pensare sulla Polonia" ha detto Czarzasty, mentre Biedroń ha sottolineato che l'ambizione della coalizione di Ko, Polonia 2050, Psl e Sinistra è anche il ritorno della Polonia nel seno dei Paesi democratici ed europei

 

L'accordo prevede la nascita di un governo guidato da Tusk subito dopo il probabile fallimento della missione di Morawiecki (Pis dispone  di soli 198 seggi parlamentari) di formare l'esecutivo nella prima seduta della nuova legislatura programmata per il 13 novembre prossimo. La coalizione è frutto del senso di "responsabilità ", ha detto Tusk, sottolineando che ora tocca "aspettare le decisioni del presidente Duda". Ex premier polacco ed ex presidente del Consiglio europeo, Tusk porterà avanti un'agenda liberale ed europeista che prevede di annullare tutte le riforme della giustizia portate avanti dal Pis. Riforme che secondo l'Ue violano lo stato di diritto e sono costate alla Polonia il congelamento di 35 miliardi di euro di fondi europei.

 

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