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Israele, blitz dei parenti degli ostaggi in Parlamento

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Bltiz dei parenti di israeliani ancora in ostaggio da Hamas in Parlamento. Decine di familiari detenuti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre giorno dell'attentato, hanno interrotto oggi 22 gennaio a Gerusalemme una riunione della Commissione finanze del Parlamento, la Knesset. Durante l'irruzione, della quale i siti dei quotidiani locali hanno rilanciato video e testimonianze, alcuni manifestanti hanno urlato: "Non resterete seduti qui mentre loro stanno morendo".

I parenti degli ostaggi hanno interrotto la sessione chiedendo le dimissioni del primo ministro Netanyahu e la convocazione di nuove elezioni. Secondo il governo di Tel Aviv, le persone irreperibili dopo gli assalti di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre e probabilmente tenute prigioniere a Gaza restano più di 130

Il gruppo dei manifestanti è stato poi allontanato dalla commissione che tuttavia ha sospeso i suoi lavori. 

Da parte sua il primo ministro israeliano ha addossato ai terroristi di Hamas la piena responsabilità del mancato ritorno degli ostaggi, dicendo che Hamas non ha formulato "alcuna proposta concreta di accordo" per la liberazione dei rapiti. "Nonostante ciò che si dice, non esiste una vera proposta di Hamas", ha detto Netanyahu incontrando i parenti degli ostaggi. Israele ha elaborato e proposto una propria "iniziativa", ha aggiunto il premier senza entrare nei dettagli.

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