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Usa, raid su Iraq e Siria: "Colpiti obiettivi filo-iraniani"

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Joe Biden lo aveva annunciato: "Attaccheremo gli obiettivi filo-iraniani". E questa notte il presidente Usa ha dato il disco verde ai raid. Gli Stati Uniti hanno colpito 85 obiettivi in Iraq e Siria, è l'inizio di quella che sarà probabilmente una serie di attacchi statunitensi su larga scala contro le milizie appoggiate dall'Iran che hanno preso di mira le truppe statunitensi in Medio Oriente provocando la morte di 3 soldati americani. Il governo di Baghdad ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti contro i gruppi armati filo-iraniani sul suo territorio come una "violazione della sovranità irachena". Il generale Yehia Rasool, portavoce del primo ministro Mohamed Shia al-Sudani, ha inoltre avvertito che i raid Usa rischiano di provocare "conseguenze disastrose" per l’Iraq e la regione.

Gli Stati Uniti hanno fatto sapere inoltre che non attaccheranno direttamente l'Iran. Intanto Gli attacchi Usa hanno colpito "con successo tre strutture in Iraq e quattro in Siria". Lo riferisce la Casa Bianca precisando che i raid sono durati 30 minuti e sono stati un successo. Inoltre gli Stati Uniti hanno informato il governo iracheno prima di effettuare gli attacchi contro obiettivi legati all'Iran. Lo ha detto la Casa Bianca, dopo che Baghdad ha condannato i raid aerei come una violazione della sua sovranità. "Abbiamo informato il governo iracheno" in anticipo, ha detto ai giornalisti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.

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