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Yulia Navalnaya contro Putin: "Mafioso sanguinario"

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"Non avete a che fare con un politico, ma con un mafioso sanguinario": Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny, il dissidente russo morto nella colonia penale in cui era detenuto, lo ha detto a proposito del presidente russo Vladimir Putin. "Lui - ha proseguito la donna, parlando al Parlamento europeo a Strasburgo - è il capo di una banda criminale organizzata. Questa comprende avvelenatori e assassini, ma sono tutti solo burattini. La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, i suoi collaboratori e i custodi del denaro della mafia". 

"Noi - ha continuato la Navalnaya - dobbiamo adottare i metodi della lotta alla criminalità. Non note diplomatiche, ma indagini. Non dichiarazioni di preoccupazioni, ma una ricerca dei consociati della mafia nei vostri Paesi". E ancora: "Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto a un Paese vicino e pacifico. E Putin deve rispondere di tutto ciò che ha fatto ad Alexei. Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E io farò del mio meglio perché il suo sogno si realizzi, perché il male cada e questo bel futuro arrivi". Già nei giorni scorsi, Yulia aveva assicurato che sarà lei a portare avanti il lavoro iniziato dal marito in Russia.

 

 

 

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