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Vladimir Putin, l'ultima minaccia: "Armi nucleari in massima allerta e pronte a colpirvi"

 Vladimir Putin

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Nel comizio pre elettorale in vista delle presidenziali di metà marzo, Vladimir Putin ha minacciato di nuovo l'Occidente. Il presidente russo ha ribadito che "l'operazione militare speciale che la Russia" sta conducendo in Ucraina da due anni "è una lotta giusta per la sicurezza e la sovranità" di Mosca. Rvolgendosi all’Assemblea federale russa lo zar ha sottolineato che "non permetterà a nessuno di interferire nei propri affari interni".

Peraltro, ha aggiunto, "l'Occidente voleva fare con la Russia lo stesso che ha fatto con l’Ucraina, per portare discordia e indebolirla dall’interno, ma ha sbagliato i calcoli". In Ucraina, "le forze armate russe stanno avanzando con sicurezza in varie direzioni", ha annunciato. "Le capacità di combattimento delle forze armate russe sono aumentate molte volte".

E attenzione, ha proseguito Putin, perché "le armi nucleari russe strategiche sono in stato di massima allerta" e "i tentativi di un nuovo intervento in Russia rischiano di scatenare un conflitto su larga scala con l’uso di armi nucleari" che avrà "conseguenze molto più tragiche che in epoche passate", ha tuonato. 

"L’Occidente sta cercando di trascinare la Russia in una nuova corsa agli armamenti, ripetendo così lo scenario degli anni Ottanta", ma "gli oppositori della Russia devono ricordare che essa dispone di armi in grado di colpire obiettivi sul loro territorio", ha minacciato Putin.

La Russia, da spiegato, "è pronta a dialogare con gli Stati Uniti sulle questioni legate alla stabilità strategica. Ma ecco cosa vorrei sottolineare, cari colleghi, per farmi capire bene. In questo caso, abbiamo a che fare con uno Stato i cui circoli dominanti intraprendono azioni apertamente ostili contro di noi. Discuteranno seriamente con noi questioni di stabilità strategica, cercando allo stesso tempo di infliggere alla Russia, come dicono loro stessi, una sconfitta strategica sul campo di battaglia. Questo è un chiaro esempio di ipocrisia",

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