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Russia, i partigiani ucraini colpiscono Mosca: "Sabotata la ferrovia"

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Un'azione di sabotaggio contro Vladimir Putin: nella notte è andata in scena una parziale risposta ucraina ai missili russi piovuti ieri su Odessa mentre il presidente Volodymyr Zelensky era in visità alla città sul Mar Nero. 

"I partigiani ucraini hanno distrutto la stazione di staffetta vicino alla stazione ferroviaria Holovkovo nel distretto di Sonyaknohirsky nella regione di Mosca", riferisce RBC-Ucraina citando il canale Telegram del movimento di resistenza di Crimea Atesh. "Il movimento ha riferito che con tale azione è stato reso difficile l'utilizzo della linea ferroviaria intorno a Mosca, utilizzata per scopi militari", aggiunge RBC-Ucraina. "Il nostro obiettivo è fermare le forniture militari del regime di Putin al fronte. Si può fare", hanno aggiunto i rappresentanti delle Forze di Resistenza citate dal media di Kiev. 

I sistemi di difesa aerea russi hanno inoltre neutralizzato sei droni ucraini che tentavano di attaccare obiettivi in ​​tre regioni della Russia centrale, come riferito dal Ministero della Difesa, precisando che "i sistemi di difesa aerea di servizio hanno intercettato un veicolo aereo senza pilota ucraino sul territorio della regione di Kursk e cinque Uav sono stati distrutti sui territori delle regioni di Bryansk (3) e Tula (2)". Il ministero della Sicurezza Regionale della Regione di Tula ha dichiarato che nessuno è rimasto ferito nell'attacco e che non vi è stata alcuna distruzione di infrastrutture. Secondo il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz, i droni sono stati distrutti nel distretto di Klintsovsky e nel distretto urbano di Novozybkovsky, e anche qui non ci sono state vittime o danni.

Dal punto di vista diplomatico, intanto, il Cremlino incassa un altro sostegno dall'alleato Pechino. Cina e Russia, rivendica il ministro degli Esteri Wang Yi, parlando in un briefing a margine dei lavori del Congresso nazionale del popolo, "hanno forgiato un nuovo modello delle relazioni internazionali nel periodo post Guerra Fredda e mantenerlo è strategico per entrambe le parti". "E' un modello - sottolinea - che raccoglie la multipolarità e che si basa sulla non allenza, sul non confronto verso terzi e sulla cooperazione vantaggiosa".

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