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Kate Middleton, la Zakharova contro Londra: "Scomparsa, che fine ha fatto"

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Mentre l'Inghilterra e l'Occidente accusano Vladimir Putin di aver "rubato il voto", il Cremlino risponde con l'arma di un perfido sarcasmo. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova risponde alle accuse del ministro della Difesa britannico Grant Shapps consigliandogli di cercare Kate Middleton, la principessa del Galles, da metà gennaio "scomparsa" dalla scena pubblica.

"Non abbiamo rubato loro nulla -  si difende la Zakharova -. Non abbiamo dato loro quello che volevamo. Ecco perché sono furiosi". E poi si è chiesta: "A proposito, cosa succede con Kate Middleton? L’hai trovata? Cercala, Shapps".

Al di là del mistero sulla salute della moglie del principe ed erede al trono William, il tema sul voto democratico (o presunto tale) in Russia è molto, molto serio. Sempre la Zakharova, intervistata da Ria novosti, i paesi ostili hanno cercato di fare di tutto per impedire od ostacolare il processo di voto dei russi all'estero per le elezioni presidenziali, ma hanno fallito. "In termini di numero di seggi elettorali, questa volta ce ne sono davvero molti meno. Per una semplice ragione: queste sono proprio le azioni di quei regimi molto ostili che stanno facendo di tutto per prevenire, disturbare, intimidire i nostri cittadini ed esercitare pressioni politiche, ma non vedono alcun successo". 

In particolare, Mosca attacca Londra. Sul profilo Telegram del dicastero guidato da Serghei Lavrov, la portavoce Zakharova ha fatto sapere: "Abbiamo tenuto d'occhio i tentativi di interferire nelle elezioni presidenziali russe: ecco un altro esempio dell'idiozia e dell'audacia occidentale. L'ambasciata britannica ha pubblicato un post in cui sostiene che la Russia non dispone di basi legali per tenere le elezioni in Crimea e nelle nuove regioni poiché appartengono tutte a Kiev. Questa è la domanda che ho per l'Ambasciata del Regno Unito: quando è stata l'ultima volta che il vostro ambasciatore ha visitato il nostro Ministero degli Esteri? Vederlo non è certo un piacere, ma a meno che non smetta di comportarsi in questo modo, potremmo aver bisogno di evocarlo", ha scritto la portavoce russa, che nota come "nonostante tutti gli inganni occidentali, le elezioni stanno procedendo senza intoppi in Russia e all'estero, e l'affluenza alle urne è stata notevolmente elevata, secondo la Commissione elettorale centrale". Secondo la portavoce, nel merito del post britannico, "il popolo della Crimea ha fatto la sua scelta nel 2014, esattamente 10 anni fa, mentre le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché le regioni di Kherson e Zaporizhzhia hanno parlato nel 2022".

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