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Mead, patto top-secret con i Paesi arabi: a tenaglia contro l'Iran

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Un'alleanza mai vista in Medioriente. Uno schieramento di Paesi, coordinati dalla forza militare americana, che ha collaborato a sventare l'attacco dell'Iran verso Israele. Si tratta di una coalizione top secret, creata sulla scia degli accordi di Abramo tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Usa nel 2020: un'intesa riservata e molto più operativa che prende il nome di Mead, ossia Middle East Air Defence.

Come spiegato da Repubblica, l'obiettivo è mettere a fattor comune le informazioni dei radar e coordinare le operazioni di caccia e batterie terra-aria di numerose nazioni arabe. L'alleanza comprende tutte quelle forze che, attorno allo Stato di Israele, hanno l'obiettivo di limitare la potenza missilistica di Teheran. La conferma dell'esistenza di questa coalizione di contenimento arriva anche dal ministro degli Esteri israeliano Yoav Gallant: "Il mondo ha visto il potere di una coalizione: ha visto come Israele insieme con gli Stati Uniti e con altre nazioni hanno bloccato questo attacco in una maniera che non ha precedenti".

 

 

La crisi dei missili iraniani è stata gestita proprio grazie ai dati degli emirati del Golfo forniti secondo i meccanismi del Mead e messi a punto dal Pentagono. Questi vengono gestiti direttamente dal Centcom statunitense: il generale Michael Erik Kurilla è rimasto fisicamente nel comando delle Israeli Defense Forces per tutta la durata della crisi.

 

 

I nomi delle nazioni aderenti al Mead sono ancora segreti ma, stando ad alcune informazioni trapelate negli ultimi mesi, alle riunioni avrebbero partecipato le autorità militari di Israele, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Uniti, Giordania, Egitto, Bahrein, Marocco.

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