Cerca
Cerca
+

Joe Biden e la malattia, rivelazione-Bernstein: "Cosa è accaduto negli ultimi sei mesi"

  • a
  • a
  • a

Il declino cognitivo di Joe Biden "è peggiorato negli ultimi 6 mesi". Il dibattito sulla Cnn ha drammaticamente fatto esplodere i dubbi sulle condizioni di salute del presidente americano anche sulla stampa progressista a stelle e strisce.

Il sospetto che il capo della Casa Bianca non sia più in grado di sostenere il ruolo, non solo per motivi politici o anagrafici, non è più dunque una velenosa "fake news" messa in giro dai fedelissimi di Donald Trump. Non a caso, negli ultimi giorni il pressing degli intellettuali d'area e degli stessi democratici per far ritirare la candidatura al presidente è stato selvaggio, anche se alla fine, salvo clamorosi e drammatici colpi di scena, il vecchio Joe terrà duro. Troppo alto il rischio di caos dentro il partito, con un nuovo nome da bruciare in due mesi di campagna elettorale davanti e la prospettiva concreta di un bagno di sangue alle urne contro il lanciatissimo Trump. Meglio cadere in piedi, insomma, e tentare di limitare i danni. A spese di Biden, però, che sarà costretto a sopportare un onere pesantissimo. 

 

 

 

A Quarta Repubblica, su Rete 4, lunedì sera il geriatra Roberto Bernabei l'ha detto a chiare lettere: "C'è un vecchio di successo che è Trump, Mattarella, Papa Francesco e c'è un invecchiamento patologico, con disabilità. Biden è rigido, non gli si muove la faccia. Ci sono segni di disturbi motori, in genere sono legati al Parkinson. Ci sono tutti i segni di un invecchiamento senile. Credo che lui abbia un disperato bisogno della moglie, è come se fosse la sua badante". Quella stessa Jill, la First lady, che ha ribadito come John sia ancora in piena forma. 

 

 

 

In America però non le crede nessuno. Carl Bernstein, che insieme a Bob Woodward è stato il giornalista che sollevò lo scandalo Watergate portando alle dimissioni il presidente repubblicano Richard Nixon, è stato particolarmente duro al riguardo. Intervenuto all'Anderson Cooper Monday night, sempre sulla Cnn, Bernstein ha sottolineato appunto come gli ultimi sei mesi abbiano segnato un progressivo tracollo delle condizioni psico-fisiche di Biden. Ha addirittura contato "15 o 20 occasioni" simili alla penosa figura fatta dal presidente nel dibattito televisivo contro Trump.

 

 

Le fonti di Bernstein sono membri dello staff dell'inquilino della Stanza ovale, sempre più preoccupati per la sua tenuta. "Ci sono state quindici o venti occasioni nell'ultimo anno e mezzo in cui il presidente è apparso in qualche modo come in quello spettacolo dell'orrore a cui abbiamo assistito". Poco prima dell'intervista di Bernstein, Biden ha parlato in relazione alla sentenza di immunità della Corte Suprema ed è sembrato di nuovo lucido, incisivo, ficcante, presente a se stesso. "Eppure queste persone coloro che lo hanno sostenuto, amato, fatto campagna per lui, lo vedono spesso - precisa il giornalista -, dicono che negli ultimi sei mesi in particolare c'è stata una marcata incidenza di declino cognitivo e infermità fisica". Non certo un viatico ideale per sostenere le elezioni di novembre, tanto meno altri 4 anni da garante del mondo occidentale.

Dai blog