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Elezioni Francia, "manipolata la volontà degli elettori": Mosca rompe il silenzio

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"Il secondo turno è stato concepito per manipolare la volontà degli elettori”: il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, lo ha detto a proposito delle elezioni in Francia, che hanno visto imporsi il Nuovo Fronte Popolare di Jean-Luc Melenchon. Un risultato inatteso, viste le preferenze ottenute dal Rassemblement National al primo turno. Il capo della diplomazia russa, insomma, si è scagliato contro il maxi-accordo di desistenza siglato dalla gauche e dai macroniani.

Le Pen, alla vigilia del voto, aveva detto che la Francia in mano alla destra avrebbe cambiato atteggiamento sul conflitto in Ucraina. Innanzitutto Parigi avrebbe imposto il veto all’utilizzo di Kiev delle armi francesi per colpire in territorio russo e poi si sarebbe rifiutata nettamente di considerare l’invio di soldati d’oltralpe in Ucraina.

 

 

 

La Russia, dal canto suo, durante questa breve campagna elettorale, non ha fatto mancare il suo sostegno più o meno diretto a Rn. Una certa soddisfazione era stata registrata a Mosca per il trionfo della destra al primo turno: il ministero degli Esteri di Mosca aveva commentato con un tweet, corredato da una foto di Marine Le Pen, scrivendo che “il popolo francese sta cercando una politica estera sovrana che serva i propri interessi nazionali e non i dettami di Washington e Bruxelles”. Ora, però, la rinascita in Francia del nuovo fronte repubblicano starebbe preoccupando la Russia. “Questo non somiglia molto alla democrazia”, ha commentato Lavrov a seggi ancora aperti.

 

 

 

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