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Ucraina, ritirata russa dopo l'attacco a Kursk: Putin sposta le truppe

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Continua l'avanzata ucraina nella regione di Kursk, ma la Russia è pronta a contrattaccare e starebbe mettendo in atto un piano per rispondere all'offensiva ucraina. A una settimana dal blitz, Zelensky ha annunciato che 74 comunità del Kursk sono sotto controllo ucraino. La rapida incursione avrebbe destabilizzato la Russia che a quanto s'apprende si starebbe preparando a una risposta immediata. In particolare, starebbe ritirando alcune delle sue forze militari dall'Ucraina. 

A quanto riferito dal Wall Street Journal non è ancora chiaro quante siano le truppe che la Russia abbia intenzione di spostare. Secondo le fonti ufficiali Usa, gli Stati Uniti stanno ancora cercando di definire l'entità della mossa della Russia. Sempre a quanto riferito da un funzionario Usa, Kiev avrebbe riferito agli Stati Uniti di aver cercato occasioni per sfruttare le 'lacune' nelle linee di difesa russe e di averne trovata una debole a Kursk. Intanto, la regione russa di Belgorod dichiara lo stato d'emergenza. La situazione "rimane estremamente difficile e tesa a causa dei bombardamenti delle forze armate ucraine.

Le case sono state distrutte, tra i civili ci sono morti e feriti", ha scritto stamattina su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov annunciando che viene "stabilito lo stato d'emergenza a livello regionale".  Joe Biden ha dichiarato di essere in contatto continuo con Kiev sull'operazione e che l'avanzata delle forze di Zelensky "sta creando un vero dilemma per Putin". Ma la Russia starebbe pensando a un difesa sotto più fronti. Secondo la Lituania, Mosca ha inviato truppe da Kaliningrad a Kursk mentre la Bielorussia avrebbe mandato rifornimenti alle truppe russe nella regione attaccata.

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