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Tolstoj della Duma, "questo è fuori questione": così la Russia umilierà l'Ucraina?

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"La Russia propone la pace. Possiamo fermare la guerra in modo autonomo, ma è fuori questione un ritorno alla situazione precedente e una restituzione di quel che abbiamo conquistato".

A spiegare una delle condizioni poste da Mosca per la "pace" in Ucraina è Pjotr Tolstoj, vicepresidente della Duma russa. "Una volta che questo principio viene stabilito, facciamo la pace", conferma quasi beffardo in una intervista al Corriere della Sera il capo-delegazione del suo Paese all'Osce nonché trisnipote dell'immenso scrittore russo (autore di Guerra e pace, neanche a farlo a posta).

 

 

 

"Se voi europei foste capaci di guardare le cose in modo obiettivo, dovreste riconoscere di avere già perduto questa guerra", afferma ancora. E sull'ipotesi di contropartite russe per la pace offerta da Trump, "perché mai - continua - dovremmo offrire qualcosa? Trump dice ogni giorno che l'Ucraina ha perso. Anche l'Europa lo ammette in modo implicito: in tre anni, siete passati dalla volontà di mettere in ginocchio l'aggressore russo con duemila sanzioni economiche e un aiuto massiccio all'Ucraina, al fiero proposito di considerare inaccettabile una capitolazione di Kiev. Ma se necessario, noi possiamo aspettare anche altri tre anni, per darvi il tempo di capire che, prima o poi, l'Ucraina perderà". 

 

 

 

Per il vicepresidente della Duma "il nuovo presidente americano è concreto come un agente immobiliare. Ha subito capito ciò che a voi invece sfugge: le regioni della ex Ucraina passate sotto il controllo russo, e che ora in accordo con la nostra Costituzione fanno parte della Russia, resteranno a noi, come ho già detto. Stiamo provando a fidarci di lui, ma sapete, la fiducia è sempre il risultato di atti tangibili, soprattutto in materia di politica estera. Trump non ha ancora detto nulla su cosa ha davvero in testa riguardo ai negoziati. La Russia non sarà mai d'accordo con certe proposte che stanno circolando nell'opinione pubblica occidentale. Aspettiamo, e poi vedremo".

 

 

 

Secondo Tolstoj, in ogni caso, "il tempo è dalla nostra parte. Noi rimaniamo concentrati sugli obiettivi principali: vincere la guerra e garantire la sicurezza della Russia per intere generazioni. Non abbiamo bisogno di nessuno, tranne che di noi stessi". 

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