Emmanuel Macron attacca Libero: quello che non spiega sui cardinali

Post dell'Eliseo contro il nostro giornale per smentire la notizia del tentativo di #Macron di condizionare il #Conclave. Ma non spiega i colloqui coi cardinali
di Mario Sechisabato 3 maggio 2025
Emmanuel Macron attacca Libero: quello che non spiega sui cardinali
3' di lettura

La Presidenza della Repubblica francese su X rilancia un nostro articolo sull’attivismo di Emmanuel Macron in vista del Conclave e pronuncia la sua sentenza: «Falso». Mon Dieu, se l’Eliseo trova il tempo di occuparsi di Libero, la cosa mi fa pensare che c’è qualcosa di serio in questa storia e in effetti c’è, riguarda il modo con cui Macron ha gestito l’intera sua giornata romana. Una commedia in tre atti, sembra uscita dalla penna di Molière.

Primo atto: venerdì sera Macron e la signora Brigitte vanno a cena al Bolognese, con loro c’è Andrea Riccardi, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, organizzazione di grande prestigio internazionale, influente, vicinissima al cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza episcopale italiana, uno dei papabili, forse non l’unico tra le carte di Sant’Egidio, visto che si parla anche di un sostegno pronto per il cardinal Josè Tolentino de Mendoça, prefetto del dicastero per la cultura e l’educazione che viene dall’isola di Madeira. Parlare con una figura di primissimo piano come Riccardi è fondamentale per sapere, per capire lo scenario del Conclave e il profilo del prossimo Papa.

Secondo atto: “Le President” cerca di imbucarsi nel vertice tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky in San Pietro. Aveva già fatto piazzare la terza sedia, stava pregustando il colpaccio globale, ma l’operazione di immagine non gli è riuscita perché quella volpe di Trump ha capito tutto e lo ha stoppato: «Non sei nel posto giusto, ho bisogno che tu mi faccia un favore, non dovresti essere qui». Quella discussione era tra gli Stati Uniti e l’Ucraina e basta, Macron non ha fatto un plissé e ha battuto in ritirata, solo che qualcuno ha filmato tutto e la manovra fallita è diventata un siparietto virale. Compreso il labiale di Trump che manda a stendere Macron.

Terzo atto: subito dopo il funerale di Papa Francesco, Macron è andato a pranzo a Villa Bonaparte con i cardinali francesi che voteranno in Conclave, con il Presidente c’era l’ambasciatrice  Florence Mangin e i porporati Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia (quello considerato più vicino a Macron), il vescovo di Ajaccio, François Bustillo, il nunzio apostolico negli Stati Uniti, Christophe Pierre, e l’arcivescovo emerito di Lione, Philippe Barbarin. A tavola mancava il cardinale Dominique Mamberti, era a Santa Maria Maggiore per assistere alla sepoltura del Pontefice. Di cosa avranno mai parlato Macron e i cardinali? L’incontro con i porporati non poteva passare inosservato, tanto più che giorni prima del funerale di Francesco era stato scodellato sulla Rete (e in pagina dai giornali) un retroscena in cui si parlava di contatti tra Macron e i cardinali francesi per impedire l’elezione del cardinale Robert Sarah, considerato troppo conservatore.

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