Le forze di difesa Israeliane hanno annunciato di aver avviato le prime fasi della loro offensiva principale nella Striscia di Gaza, denominata 'I Carri di Gedeone'. "Nelle ultime 24 ore, l'Idf ha lanciato attacchi su larga scala e mobilitato forze per conquistare aree strategiche nella Striscia di Gaza, come parte delle manovre iniziali dell'Operazione 'I Carri di Gedeone' e dell'espansione della campagna a Gaza, al fine di raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, inclusa la liberazione degli ostaggi e la sconfitta di Hamas", ha dichiarato l’esercito in un comunicato.
"Le truppe dell’Idf nel Comando Meridionale - si legge - continueranno a operare per proteggere i cittadini israeliani e realizzare gli obiettivi della guerra". Secondo fonti ufficiali israeliane, l’offensiva prevede che l’Idf 'conquisti' Gaza e mantenga il controllo del territorio; sposti la popolazione civile palestinese verso il sud della Striscia; attacchi Hamas e gli impedisca di prendere il controllo degli aiuti umanitari.
Sarebbero almeno 115 le persone morte in un giorno nel nuovo grande attacco aereo di Israele sulla Striscia, secondo quanto riferito dall'emittente araba Al Jazeera. L'operazione è denominata "Carri di Gedeone" e il bilancio è riferito ai morti dall'alba di ieri. I media palestinesi riferiscono inoltre che veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura. Il fuoco di artiglieria dell'Esercito israeliano sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah. Forti esplosioni sono state udite inoltre nella zona al-Qarara di Khan Younis, a sud della Striscia. Tre persone sarebbero morte e diverse ferite in un attacco a un edificio a Madinat Hamad sempre a Khan Younis, come riferisce il quotidiano israeliano Israel Hayom. Prosegue il fuoco di artiglieria anche nel campo profughi di Jabaliya, a ovest di Beit Lahiya, e nel quartiere di Tufah.
Nel frattempo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo la Nbc sta lavorando a un piano per trasferire in modo permanente un milione di palestinesi dalla Striscia di Gaza alla Libia. L'emittente americana cita in esclusiva cinque fonti ben informate a condizione di anonimato. L'Amministrazione Usa ha discusso del piano con la leadership libica, hanno affermato tre fonti sottolineando come il processo sia in fase di valutazione. In cambio del reinsediamento dei palestinesi, l'Amministrazione Usa potrebbe rilasciare alla Libia miliardi di dollari di fondi che gli Stati Uniti hanno congelato più di un decennio fa, hanno affermato tre fonti. Al momento, prosegue l'Nbc, non è stato raggiunto alcun accordo definitivo e Israele è stato informato, hanno precisato le fonti. Ma Basem Naim, alto funzionario di Hamas, ha affermato che il gruppo non era a conoscenza di colloqui sul trasferimento dei palestinesi in Libia.