Greta d’Egitto. Lambisce le coste d’Alessandria, veleggia battente bandiera palestinese verso Gaza – dove con la sua ciurma vuole forzare il blocco – al solito sui social grida al «genocidio» ma ecco il salto di qualità, invero un ritorno a un passato dimenticabile. Ora il nuovo dramma è che la guerra di Israele ai macellai di Hamas nuoce all’ambiente: «Giustizia sociale e climatica sono inseparabili», spiega la ragazza ornata di kefiah, «la violenza in corso a Gaza contribuisce anche alla crisi climatica globale. I combustili fossili necessari per le operazioni militari», continua, «intensificano il cambiamento climatico. La condotta della guerra accelera la perdita di biodiversità, contamina le fonti d’acqua vitali (evidentemente esistono pure quelle non vitali, ndr), provoca l’erosione del suolo e distrugge i terreni agricoli».
MONDO IN PERICOLO
La signorina Thunberg, per la quale la guerra si dovrebbe fare con cerbottane di plastica riciclata con cui sputacchiare carta a sua volta riciclata, Greta dicevamo prosegue nella spiegazione: «I bombardamenti inquinano l’aria. Non possiamo accettare un mondo che permetta che tali violazioni dei diritti umani e la distruzione ambientale continuino incontrollate. Ora», sentenzia la 22enne, «è il momento di chiedere responsabilità e difendere la giustizia, sia per la Palestina che per il pianeta». Greta rischia l’arresto.
Non per la rinnovata passione per il clima in nome della quale la sinistra ha distrutto interi settori, su tutti quello dell’auto. L’ex treccioluta e i suoi undici compagni di gita hanno ricevuto da giorni l’avviso da Israele: «Se sbarcate e tentate di entrare a Gaza vi fermiamo». La ciurma è a bordo del veliero Madleen, un diciotto metri che è registrato nel Regno Unito come Barcarole.
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Israele, per ragioni di sicurezza, è pronta a fermare la ciurma di Greta. L’ex ambientalista Thunberg, rici...Venerdì, emula di Carola Rackete – la capitana coi rasta e la canotta diventata eurodeputata, non la canotta ma Carola – ha imbarcato quattro richiedenti asilo poi trasbordati sul gommone di Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. L’attivista, assieme all’europarlamentare francopalestinese Rima Hassan, con lei sul Barcarole, ha strillato contro i Paesi europei. Le consuete accuse di intolleranza, disumanità e avanti così. Le corbellerie sull’ambiente invece le ha già dette per anni. La novità, adesso, è che Israele è anche un criminale climatico. C’è il genocidio degli arbusti. Torniamo all’ipotesi manette.
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In previsione dell’arrivo sulle coste di Gaza la Freedom Flottiglia, di cui fa parte il Barcarole, ha messo le mani avanti e puntato il dito contro Londra: «Il Regno Unito ha il dovere legale di proteggere da interferenze israeliane la nave e i civili a bordo». E ancora: «In base al diritto internazionale il Regno Unito deve prevenire il genocidio; respingere il blocco illegale israeliano di Gaza; difendere la nave battente la sua bandiera da attacchi illegali». L’eurodeputata Hassan, con un video su Instagram, rilancia: «I nostri governi devono agire per assicurarci un passaggio sicuro e per evitare il nostro arresto». Al coro si aggiungono gli altri francesi a bordo, i quali si rivolgono a Emmanuel Macron.
I naviganti, nel loro bollettino, annunciano che dovrebbero raggiungere Gaza entro martedì. Nel frattempo le vacanze intelligenti verso la Striscia proseguono a suon di selfie, filmati e strimpellate con la chitarra. A guidare la banda è il brasiliano Thiago Avila, il quale coi compagni sta mettendo a punto un brano dedicato alla Palestina. Va detto che l’attivista sudamericano non se la cava male. Altrimenti all’inquinamento della guerra ai terroristi il Thiago aggiungeva quello acustico. Immaginate le conseguenze, disastrose: Greta che in barca vi strilla nell’orecchio per tutto il tempo. Anche questa è una violazione dei diritti umani.