Russia, accuse e video-choc: 1.200 cadaveri nel tir

lunedì 9 giugno 2025
Russia, accuse e video-choc: 1.200 cadaveri nel tir
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Accuse incrociate tra Russia e Ucraina. Dal recente incontro tra le rispettive delegazioni a Istanbul entrambi sono riusciti a strappare una promessa: scambiarsi i prigionieri di guerra. Prima ancora, però, doveva avvenire la restituzione reciproca delle salme dei soldati caduti in battaglia. I russi, attraverso il capo delegazione Vladimir Medinskij, avevano detto di essere disponibili a restituire le salme di 6.000 caduti ucraini, identificati e finora conservati in hangar refrigerati nella regione di Voronezh.

Lo scambio delle salme non sarebbe avvenuto. A riguardo ci sarebbero versioni contrastanti: i russi dicono di essersi presentati per due volte al luogo dell’incontro.  La prima volta, almeno secondo la versione russa, i rappresentanti ucraini non si sono presentati. La seconda avrebbero invece rifiutato di "ritirare" i primi 1,212 corpi che i russi avevano portato con sé in una serie di camion-frigorifero.

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Questo è quanto starebbe circolando sui social, dove si vede proprio uno di questi camion con diverse salme coperte da un telo bianco. Gli ucraini l'hanno definito un falso. Andrii Yusov, vice-capo del Quartier Generale di Coordinamento ucraino per il trattamento dei prigionieri di guerra, ha commentato a Ukrainska Pravda: "Il video diffuso dal nemico è stato girato oggi in Russia, non sul luogo dello scambio. Il video è apertamente propagandistico e fa parte di una deliberata campagna di disinformazione e di operazioni psicologiche da parte dei servizi speciali russi per screditare l’Ucraina e fare pressione sul gruppo negoziale in vista delle imminenti attività di scambio e rimpatrio". Per Volodymyr Zelensky l'accordo prevedeva anche la liberazione di 1000 prigionieri vivi: "La parte russa, come al solito, sta cercando di fare un gioco sporco e politico. Se non rispetterà i patti metterà in seria difficoltà"gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra.