La testa di un cadavere trovato sull'A22 il 21 febbraio 2008 è stata trovata oggi in Germania, nel giardino del suocero della vittima. Il ritrovamento, risalente a 18 anni fa, era avvenuto lungo l'autostrada del Brennero, vicino a Chiusa. Per tutto questo tempo, però, quel corpo era rimasto senza nome. Solo di recente la Procura di Bolzano è riuscita a procedere con l'identificazione: l'autore del delitto, avvenuto in Germania, è stato il suocero della vittima, un uomo di origini siciliane, che ha deciso di confessare.
A trovare il cranio in giardino, sotto delle lastre di cemento, è stato il nuovo proprietario della casa del killer, che si trova a Sontheim an der Brenz, come riporta la stampa locale, In ogni caso, sarà necessario attendere gli esiti dell'esame del Dna per averne la conferma assoluta. L'uomo accusato del delitto ha 61 anni e si chiama Alfonso Porpora. La stampa tedesca lo ha soprannominato il "padre-killer di Sontheim". Pare infatti sia stato riconosciuto autore di ben tre omicidi, tutti con la stessa dinamica: prima strangolava le vittime e poi le smembrava nascondendone i resti. Due di loro erano compagni della figlia e per quei delitti sta scontando l'ergastolo nelle carceri tedesche.
I resti trovati sulla A22, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sono quelli di Mustafa Sahin, 20 anni, cittadino tedesco di origini turche, genero di Porpora. Il giovane viveva a Sontheim an der Brenz con la figlia e i due figli. Il 61enne, stando alla stampa locale, aveva costretto il giovane a sposare la figlia quando lei rimase incinta, ma non avrebbe mai accettato il genero. Il delitto è avvenuto nel 2008, ma è stato scoperto tanti anni dopo, dal momento che il padre aveva costretto la figlia a dire agli inquirenti che Mustafa si era allontanato volontariamente.
Il secondo delitto risale invece al 2014. La vittima era un altro compagno della figlia, Marco. Quest'ultimo sarebbe stato portato in garage da Porpora e dai suoi due figli e lì sarebbe stato strangolato. Il cadavere, poi, fu nascosto in un congelatore, smembrato con una motosega e i resti portati in Sicilia e nascosti un bosco vicino a Enna. Nel 2018, invece, l'uomo uccise il proprietario del garage che aveva preso in affitto. Prima del delitto Porpora e i due figli l'avevano legato per estorcergli la firma su diversi contratti. I figli stanno scontando 9 e 15 anni di carcere. Solo dopo la confessione in carcere, la polizia tedesca ha capito che il corpo di Sahin poteva essere quello, ancora senza identità, ritrovato anni prima in Alto Adige. Dunque, ha contattato la Procura e la Squadra mobile della Questura di Bolzano, facendosi inviare le foto del cadavere. La moglie, figlia di Porpora, lo ha riconosciuto dalle mani e dai vestiti. A dare la conferma la comparazione con il dna dei due figli e dei genitori. Ora si attende solo la conferma del dna sul cranio.