Ogni ultimatum di Donald Trump alla Russia è "un passo verso la guerra" con gli stessi Usa. Lo ha scritto su X Dmitry Medvedev, vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, commentando l'annuncio del presidente americano sulla sua intenzione di ridurre da 50 a 10-12 giorni il tempo concesso a Mosca per arrivare alla pace con l'Ucraina. "La Russia non è Israele e nemmeno l'Iran", ha scritto Medvedev, che aggiunge: "Ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra la Russia e l'Ucraina ma con il suo stesso Paese". "Non incamminarti sulla strada di Sleepy Joe", conclude riferendosi all'ex presidente Usa Biden.
Trump's playing the ultimatum game with Russia: 50 days or 10… He should remember 2 things:
— Dmitry Medvedev (@MedvedevRussiaE) July 28, 2025
1. Russia isn't Israel or even Iran.
2. Each new ultimatum is a threat and a step towards war. Not between Russia and Ukraine, but with his own country. Don't go down the Sleepy Joe road!
"Fisserò una nuova scadenza per la Russia di circa 10-12 giorni da oggi" per una soluzione del conflitto ucraino: aveva detto Trump alla fine del bilaterale col premier britannico Keir Starmer. Donald Trump ha spiegato nei dettagli la sua nuova scadenza "di circa 10 o 12 giorni" entro cui la Russia dovrà porre fine alla guerra in Ucraina. "Lo annuncerò probabilmente stasera o domani, non c'è motivo di aspettare", ha detto, parlando alla stampa dalla Scozia, dopo aver incontrato il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer.
"Si tratterebbe di sanzioni e forse di dazi, tariffe secondarie", ha precisato il tycoon, sottolineando: "Non voglio fare questo alla Russia. Amo il popolo russo, è un popolo fantastico". Trump ha aggiunto che il conflitto è una "guerra davvero sanguinosa" e che raggiungere un accordo sarebbe "buon senso". "Penso che prima o poi qualcosa succederà", ha detto ancora, "dovrebbe accadere in fretta, stanno morendo così tante persone".