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Anche il Telegraph umilia le ferrovie francesi: "Meglio il treno italiano"

Secondo il quotidiano britannico, sono gli stessi viaggiatori transalpini a promuovere il Frecciarossa Parigi-Marsiglia
di Mauro Zanonsabato 20 settembre 2025
Anche il Telegraph umilia le ferrovie francesi: "Meglio il treno italiano"

(Libero)

2' di lettura

Fino a qualche anno fa, quando a Londra dicevi “red arrow”, il pensiero andava subito alla squadriglia acrobatica della Royal Air Force- le Red Arrows, ossia le Frecce Tricolori inglesi. Oggi se dici “red arrow” pensi anche all’Italia, anzi al Frecciarossa, e più precisamente al Frecciarossa 1000, il fiore all’occhiello della flotta Trenitalia, la pepita dell’alta velocità italiana.

Che nel 2029, secondo il piano annunciato ad aprile dal gruppo Fs italiane, collegherà a Milano a Londra, e intanto rende più “agréable”, piacevole, il viaggio di chi vuole raggiungere Parigi dalla città meneghina, o da Marsiglia.

Tra i passeggeri del Frecciarossa 1000 che attraversa la Francia, di recente, era presente anche un giornalista del Telegraph, Tristan Rutherford, che ha raccontato la sua esperienza in un articolo. «Il Frecciarossa che sfreccia attraverso la Francia è il risultato della concorrenza tra la Sncf (Société Nationale des Chemins de Fer Français, la compagnia ferroviaria nazionale francese) e la sua sfidante italiana, Trenitalia. La rivalità ha persino migliorato il servizio in classe standard, dove i biglietti per il Mediterraneo partono da soli 27 euro. I sedili reclinabili della classe executive del Frecciarossa costano 180 euro (156 sterline) per il viaggio di tre ore, ma questo prezzo include il servizio di uno steward dedicato che si è preso cura di me e di altri nove passeggeri durante tutto il viaggio, servendo piatti preparati da Carlo Cracco, lo chef di un ristorante stellato Michelin e conduttore di MasterChef Italia (praticamente il Gordon Ramsey italiano)», scrive Rutherford.

Trenitalia, nel 2021, è stata la prima ad approfittare della liberalizzazione del mercato ferroviario voluto dall’Unione europea, e a rompere un monopolio, quello della Sncf, che sembrava inscalfibile. E ha avuto gioco facile a conquistare i viaggiatori, alla luce dei Tgv vetusti che collegano attualmente Milano e Parigi: in sostanza, i francesi preferiscono il treno italiano, e questa - come si dice - è una notizia.

E dunque, dopo aver approfittato dell’atmosfera della Ville Lumière, Rutherford ha preso il treno da Gare de Lyon, Parigi, direzione Marsiglia. «Il Frecciarossa è partito da Parigi a 300 km/h, circa 100 km/h più veloce di qualsiasi treno britannico», ha scritto il giornalista del Telegraph, prima di aggiungere: «Nella classe Executive i finestrini panoramici offrivano un tour de France in fast forward: vigneti ondulati, villaggi in pietra, boschi di castagni. Avevo programmato di trascorrere un’ora in ciascuna delle tre classi del Frecciarossa, ma era difficile staccarmi dalla mia poltrona in pelle, con il suo portagiornali, il tavolino ribaltabile e le luci di lettura ben posizionate».

Poi un invito al Regno Unito a ispirarsi ai modelli italiano e francese. «Rispetto alle classi Executive, Business e Standard del Frecciarossa, gli operatori ferroviari britannici sono come la Vauxhall Conference League. Dove abbiamo sbagliato? Una sola parola: concorrenza. Molte tratte europee, come Parigi-Marsiglia o Milano-Roma, sono servite da operatori concorrenti. Ma in Gran Bretagna, i conservatori di John Major (ex primo ministro, ndr) hanno privatizzato i monopoli».