Uno dei più "grandi e disastrosi" attacchi la Russia lo ha lanciato nella regione ucraina di Pokrovsk, nell'Oblast' di Donetsk, lasciandola in una nube tossica di ammoniaca. Stando a quanto riporta Euromaidenpress, si sarebbe trattato di un "disperato tentativo" di sfondare le linee ucraine e liberare le loro forze accerchiate. Mosca, in effetti, sta cercando di avanzare in quella zona. E a confermarlo è stato lo stesso ministero degli Esteri russo. Nel bollettino dello scorso 14 ottobre, si spiegave che le truppe "hanno continuato l'avanzata nei quartieri orientali" della cittadina di Myrnohrad, pochi chilometri a nord-est di Pokrovsk.
Secondo il Cremlino, inoltre, l'esercito russo avrebbe conquistato un altro insediamento nella stessa regione, quello di Balagan. Nell'ultimo assalto, però, Mosca non è riuscita a cogliere gli ucraini di sorpresa e Kiev ha subito contrastato la minaccia. Nella regione di Donetsk, in particolare, nel mirino dei bombardamenti dell'artiglieria russa ci è finito l'oleodotto Odessa-Togliatti per il trasporto dell'ammoniaca, che ora risulta danneggiato, come riferito dal Comando delle Forze di Supporto delle Forze Armate dell'Ucraina.
Yevhen Khlobystov, esperto ambientale e professore presso l'Accademia Kyiv-Mohyla, ha spiegato che in alcuni casi il gas potrebbe contaminare lo strato superficiale del suolo. L'impatto ambientale esatto, però, potrà essere valutato solo in un secondo momento con un'ispezione. L'eventuale contaminazione, in ogni caso, sarebbe limitata a diverse decine di metri intorno all'area danneggiata.
La difesa ucraina, comunque, è subito intervenuta: i droni hanno individuato i primi gruppi di russi diretti a Volodymyrivka e hanno attaccato. In poco tempo, i veicoli russi sono finiti in fiamme e la fanteria è scappata. In totale, sono stati colpiti sei carri armati, più di 40 veicoli per il trasporto delle truppe, veicoli da combattimento per la fanteria, oltre 40 motociclette e diverse centinaia di soldati.
Ma qual è la ragione dietro l'attacco di Mosca? Secondo gli ucraini, l'obiettivo era aprire una via di rifornimento per le forze intrappolate vicino a Dobropillia. Probabilmente i comandanti russi speravano di sfruttare la confusione che si sarebbe generata dopo la detonazione dell'oleodotto di ammoniaca. Il gas tossico, in effetti, si è spostato in direzione ovest, proprio verso la linea di comunicazione terrestre ucraina, mettendo in grave pericolo i soldati di Kiev. A rispondere, però, sono state le unità di droni e artiglieria ucraine.