Non cessano di riservare sorprese (anche comiche) i dettagli che stanno emergendo dalle indagini sul furto del secolo compiuto lo scorso 19 ottobre al museo parigino del Louvre, il cui bottino stimato in 88 milioni di euro non è ancora stato ritrovato (e forse non lo sarà mai).
Dopo la scenetta (ripresa dalle telecamere di sorveglianza del museo) dei ladri che lasciavano indisturbati, in pieno giorno, la Galleria d'Apollon con i gioielli della Corona di Francia servendosi di una comune scala elevatrice di quelle usate anche per i traslochi, il quotidiano Le Parisien ha svelato ieri alcuni dettagli riguardanti uno dei sospettati del furto, arrestati nei giorni scorsi.
Louvre, Parigi sotto choc: ecco chi hanno rilasciato "senza accuse"
Uno dei sospettati fermati per il maxi furto al Louvre dello scorso 19 ottobre è stato rilasciato senza accuse. A...Il 39enne di Aubervilles, Abdoulaye N., per anni è stato una celebrità su Tik Tok e su Instagram, dove è conosciuto come Doudou Crosse Bitume per le acrobazie in moto compiute da quando aveva 16 anni nelle strade della capitale francese. Autentici «rodei urbani che gli hanno fatto guadagnare sui social il titolo di “leggenda del motocross”» riporta Le Parisien. Bandana colorata a coprire il cranio rasato, Doudou sceglieva per le sue imprese anche luoghi sacri di Parigi come la Place de Trocadero e gli Champs Elysées arrivando a guadagnarsi, in alcuni casi, fino a 700mila visualizzazioni da parte dei suoi followers.
Louvre, la scoperta sconcertante: qual era la password del sistema di sicurezza
Surreale, incredibile, ma tragicamente vero: le password per accedere ai sistemi di sicurezza del museo più famos...Non bastassero questi trascorsi da funambolo social, l’Arsenio Lupin del Louvre (che ha alle spalle quindici precedenti penali per reati minori) avrebbe messo a verbale nel corso degli interrogatori sul furto del 19 ottobre alcune dichiarazioni sconcertanti e paradossali, spiegando agli inquirenti di non sapere che quello che stava derubando fosse il Louvre, convinto com’era che il museo si trovasse solo al di sotto della celebre Piramide vetrata e che la domenica, al pari dei negozi, fosse chiuso.




