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Arabia Saudita, vietato raccogliere offerte in moschea o per strada

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Per evitare che il denaro dei fedeli finisca nelle mani dei terroristi di Al Qaeda, il governo impone pagamenti via banca

Eleonora Crisafulli
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L'Arabia Saudita vieta ai fedeli di fare donazioni per strada o in moschea. Gli enti caritatevoli islamici potranno raccogliere le offerte dei più generosi solo tramite bonifico bancario o versamento in contante da fare presso le loro sedi. La decisione è stata presa dal ministero degli Affari Sociali saudita al fine di contrastare il terrorismo. Solo così si potrà evitare che alcune organizzazioni, spacciandosi per enti di beneficenza, finanzino al Qaeda. "Diamo al volontariato una grande importanza nel nostro paese - afferma Muhammad al-Awda, portavoce del ministero - perché attraverso le donazioni possiamo dare vita a nuovi progetti per la creazione di posti di lavoro e per aiutare i più bisognosi. Ma dobbiamo impedire che questi soldi finiscano nelle mani sbagliate". Già nel mese di agosto le autorità saudite avevano proibito agli imam di raccogliere le offerte dei fedeli. Attraverso questo nuovo sistema i musulmani sauditi oltre a versare le loro donazioni potranno anche pagare la Zakat, la tassa islamica che si versa alla fine del Ramadan, senza il rischio che il denaro finisca in canali di finanziamento del terrorismo.

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