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Commissario Ue per dieci anni Mario a Bruxelles è di casa

Dal Mercato interno alla Concorrenza: tra 1994 e 2004, l'attuale premier è stato uno dei più stimati membri della Commissione europea

Matteo Legnani
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Ritorno in Europa al termine dell'incarico a Palazzo Chigi per Mario Monti? L'ipotesi, descritta dal quotidiano francese Le Monde, è tutt'altro che campata per aria. In fin dei conti, è lì che Supermario si è guadagnato i galloni di tecnico-politico, servendo nella Commissione europea in due diverse occasioni e con due diversi incarichi: dal 1994 al 199, sotto la presidenza di Jacques Santer, è commissario a Mercato interno, Servizi finanziari, fiscalità e unione doganale. Dal '99, quando presidente della Commissione diventa l'italiano Romano Prodi, riceve la delega alla Concorrenza, che tiene fino al 2004. Sul fronte interno, però, le collaborazioni di Monti con la politica italiana risalgono addirittura agli anno '80: è relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione nel 1981, presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario dall'81 all'82, membro della commissione Sarcinelli dall'86 all'87 e del Comitato Spaventa sul debito pubblico. Dal 9 novembre 2011 è senatore della Repubblica a vita, nomina accordatagli dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano pochi giorni prima del suo arrivo a Palazzo Chigi.

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