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Mara Carfagna contro Matteo Salvini: "Il sovranismo rema contro l'Italia, sul Quirinale se la intende con Renzi?"

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Chi lavora alla "internazionale sovranista", accusa Mara Carfagna, "rema contro la collocazione europea dell'Italia". Intervistata dal Foglio, la ministra per il Sud e voce "pesante" di Forza Italia mena due fendenti a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, proprio nelle ore in cui la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha minacciato il premier ungherese Viktor Orban di sanzioni nel caso non cambi la legge sui diritti LGBT che Bruxelles ha definito "vergognosa". Entrata a gamba tesa, mentre in Italia si discute del Ddl Zan

 

 

 

 

 

 

La guerra tra sovranisti e Ue potrebbe avere ripercussioni anche sulla politica italiana. Da che parte starebbe un eventuale partito unico del centrodestra, con Orban o con Ursula? "La fusione tra forze politiche italiane che appartengono a famiglie europee diverse infatti non è fattibile", sottolinea la Carfagna, secondo cui "la semplificazione del quadro politico è una grande intuizione" di Silvio Berlusconi, "ma il bipartitismo in Italia non è praticabile".

 

 

 

 

 

 

Secondo la Carfagna "il nazionalpopulismo" è al tramonto, c'è voglia di crescita e ottimismo e "gli indici straordinari di consenso del presidente Draghi lo dimostrano". La partita, insomma, si giocherà al centro e con protagonisti magari schierati oggi su fronti opposti, come Carlo Calenda o Matteo Renzi. "Esprimono il loro libero pensiero, e ne prendo atto - sottolinea la forzista -. Peraltro il leader di Italia viva si è volutamente scelto un ruolo da irregolare, rispetto ai due schieramenti contrapposti, e mi pare
che molto spesso dia voce a dei malumori che sono molto più diffusi di quanto non si pensi anche nel mondo del Pd". C'è chi dice che l'ex premier la corteggi, ma lei svicola velenosamente: "Mi pare che nei retroscena sarebbe già passato dal corteggiare me all’intendersela con Salvini in vista dell’elezione al Quirinale".

 

 

 

 

 

 

La chiave, per il centrodestra, sarà però sempre il rapporto con la Lega di Salvini: "Gli avevo chiesto giorni fa, di impegnarsi per aderire al Ppe, se voleva dare credibilità al
suo progetto di federazione. Lui, poche ore dopo, ha firmato la Carta dei Valori con Orbán", che definisce "un testo assurdo, con tratti catastrofisti e ammiccamenti al complottismo mondialista. In sostanza i firmatari del documento chiedono che s’interrompa qualsiasi processo di integrazione europea, vista come una sorta di macchinazione finalizzata a sopprimere le identità dei popoli". Isolazionismo ed Europa-bancomat, riassume la Carfagna gelida: "Un testo inconciliabile coi valori popolari ed europeisti di Forza Italia, e che soprattutto danneggia il nostro paese. A meno che quest’atto non vada visto come una semplice trovata propagandistica". 

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