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Ue condanna Italia: "Retorica anti-gay", sinistra scatenata contro Meloni

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Il Parlamento Ue adesso punta il dito contro l'Italia e schierandosi sulla dorsale sinistra ammonisce il nostro Paese insieme a Poloni e Ungheria per "retorica anti-Lgbt". Per capire bene di cosa stiamo parlando bisogna leggere bene le parole che l'Europarlamento scrive nella risoluzione sulla "Depenalizzazione universale dell’omosessualità, alla luce dei recenti sviluppi in Uganda" e nell'emendamento 19 di Verdi e Sinistra che è stato approvato.

Strasburgo di fatto "esprime preoccupazione per gli attuali movimenti retorici anti-diritti, anti-gender e anti-Lgbtiq a livello globale, alimentati da alcuni leader politici e religiosi in tutto il mondo, anche nell’Ue e condanna fermamente la diffusione di tale retorica da parte di alcuni influenti leader politici e governi nell’Ue, come nel caso di Ungheria, Polonia e Italia".

 

Per il Parlamento europeo i movimenti che non riconoscono i diritti delle persone Lgbtiq "ostacolano drammaticamente gli sforzi per raggiungere la depenalizzazione universale dell’omosessualità e dell’identità transgender perché legittimano la retorica che afferma che le persone Lgbtiq sono un’ideologia piuttosto che esseri umani". Insomma di fatto il nostro Paese, sulla base di una fantomatica "retorica" rilevata dall'Europarlamento passa per un Paese che nega i diritti alla comunità Lgbtq. La cosa più falsa che possa esserci. Ma la sinistra, pur di attaccare il governo infanga il proprio Paese anche a Strasburgo. 

 

 

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