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Il Pd porta i saluti romani al Parlamento europeo

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Ci mancava il caso dei saluti romani a Strasburgo. Eppure è così: la conferenza dei presidenti dell’Europarlamento ha approvato la richiesta dei Socialisti Ue di calendarizzare un dibattito sull’ultra destra in Italia e i fatti di Acca Larentia. Se ne parlerà alla sessione plenaria del Parlamento la settimana prossima, a Strasburgo (forse martedì 16 gennaio).

L’inserimento nell’agenda dei lavori del Parlamento del dibattito che avrà come titolo «lotta contro la rinascita del neofascismo in Europa, anche a partire dal corteo svoltosi a Roma il 7 gennaio», è stato deciso con il sostegno di Sinistra Ue, Verdi, Socialisti e democratici e Renew Europe. Il Ppe non si è schierato, mentre Identità e democrazia, il gruppo di cui fa parte la Lega, e Ecr (i Conservatori europei di Fratelli d’Italia) si sono detti contrari. Non sono previste risoluzioni, e quindi neppure sessioni di voto, ma solo un dibattito. Male forze progressiste sono comunque pronte a cavalcare l’appuntamento.

Il liberale belga ed ex premier Guy Verhofstad, componente della commissione Affari costituzionali, definisce «orrendo» il ritrovo del 7 gennaio a Roma e chiede che il governo Meloni «agisca in modo fermo contro il ritorno del fasciamo o getterà la maschera mostrando il suo vero volto». «È l’ennesima iniziativa strumentale, l’ennesimo tentativo della sinistra italiana di portare a Strasburgo un dibattito nazionale», replica Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI a Strasburgo.

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