Consiglio d'Europa contro l'Italia: "Studi il razzismo tra le forze di Polizia"

Nuovo attacco del Consiglio d'Europa alle divise italiane. Da La Russa a Gasparri la solidarietà alle nostre forze dell'ordine
mercoledì 28 maggio 2025
Consiglio d'Europa contro l'Italia: "Studi il razzismo tra le forze di Polizia"
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Nuovo attacco alle divise italiane. La commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa (Ecri) raccomanda, nuovamente, al governo italiano di condurre "al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia". A dirlo il presidente dell'Ecri, Bertil Cottier, secondo cui tale raccomandazione è un invito a "valutare la situazione". Non solo, perché secondo Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell'Ecri, il tema della profilazione razziale nelle forze di polizia è "un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei".

"Immaginate - ha poi aggiunto Cottier - come vi sentireste a essere fermati per la strada per uno di questi motivi. Senza aver fatto niente". Da qui la "raccomandazione specifica" per l'Italia. Le risposte al Consiglio non sono mancate. Ignazio La Russa ha voluto esprime solidarietà "alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa - che tutti i giorni con grandi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita - garantiscono la sicurezza e la salvaguardia dei diritti di tutti". Lo dichiara il presidente del Senato della Repubblica che vuole far sapere la propria "stima e gratitudine" dopo le parole di Cottier. E ancora, Maurizio Gasparri: "Il Consiglio d'Europa, ancora una volta, si abbandona a dichiarazione fuorvianti e consigli inutili. Tornare ad accusare di 'razzismo' le nostre Forze di Polizia è assurdo e inaccettabile. Non permetteremo che un organo, che dovrebbe essere super partes, si permetta di offendere e delegittimare ripetutamente chi ogni giorno garantisce la nostra sicurezza", afferma in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia che rincara: "Il Consiglio d'Europa si conferma una struttura vaniloquente e indegna. Schierati sempre dalla parte sbagliata, non finiscono mai di stupirci. Il popolo in divisa non si tocca. E dovremmo dire 'basta' con lo spreco di risorse pubbliche per un organo che si dimostra sempre più ridicolo".

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Non è poi da meno la Lega che, attraverso le parole di Paolo Borchia, capo delegazione al Parlamento europeo, replica: "Il Consiglio d'Europa, tramite la sua Commissione contro il razzismo e l'intolleranza, torna a puntare il dito contro le nostre Forze dell'ordine, chiedendo addirittura al Governo uno studio sulla cosiddetta 'profilazione razziale'. Siamo di fronte all'ennesimo attacco fuori dalla realtà, che ignora il contesto in cui i nostri agenti operano ogni giorno per garantire sicurezza e legalità".