Fonsai: piccoli azionisti, valutare responsabilita' Mediobanca e Unicredit
Milano, 13 ago. (Adnkronos) - Puntare sul sequestro di fondi piu' che degli immobili, non dimenticare chi ci ha davvero rimesso con l'aumento di capitale e ottenere, tramite la Consob, che sia chiarita la valutazione del danno potenziale. E' quanto chiede Gianfranco D'Atri, rappresentante del 5% degli azionisti di risparmio di Fondiaria-Sai, interpellato dall'Adnkronos. I piccoli azionisti di Fonsai plaudono solo in parte all'iniziativa della magistratura torinese di sequestrare beni immobili per 215 milioni di euro a Fonsai e invitano le stesse toghe a cercare "ulteriori responsabilita'. Sicuramente occorrera' valutare la posizione di tutti i consiglieri di amministrazione (non solo gli arrestati), ma soprattutto quella degli istituti finanziari che hanno pilotato la vicenda, anche finanziando il gruppo: in particolare Mediobanca e Unicredit". Se dalla gestione dei Ligresti "sono stati danneggiati soprattutto gli azionisti minori e piccoli, le indagini dovranno appurare meglio i fatti. Inoltre le future cause civili da parte di chi e' stato effettivamente danneggiato dovranno stabilire l'ammontare totale del danno". In questo senso le 'pretese' di Unipol "non sembrano giustificate" per D'Atri. La compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri, ora proprietaria della maggioranza del gruppo assicurativo, "ha approfittato proprio della situazione di debolezza determinata dalla gestione scorretta di Fondiaria- per acquisire a poco prezzo un impero finanziario". (segue)