Vittorio Feltri: "Il centrodestra come un salame, e se Fitto ne taglia un'altra fetta..."

di Andrea Tempestinidomenica 15 giugno 2014
Vittorio Feltri: "Il centrodestra come un salame, e se Fitto ne taglia un'altra fetta..."
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Si occupa di salami, nel suo ultimo editoriale su Il Giornale, Vittorio Feltri. Il salume come metafora del centrodestra, che fetta dopo fetta rischia di scomparire. Scrive il fondatore di Libero: "I partiti sono, con rispetto parlando, come i salami: a forza di affettarli si esauriscono". Dunque Feltri ripercorre tutti i "tagli", a partire da quello di Pier Ferdinando Casini, "il primo ad accorciarlo", il salame", "rivendicando il diritto di mettersi in proprio". Dopo Pier "venne il momento di Gianfranco Fini". Sull'ex leader futurista la digressione è lunga: si inizia dal predellino, si passa alla presidenza della Camera e si finisce, come ovvio, con lo strappo. "A lungo andare - scrive il direttore - non resiste all'attrazione fatale per il salame: il desiderio di papparsene una fetta gli toglieva la pace". Così si ribellò a Berlusconi, "convinto di essersi guadagnato l'appoggio della sinistra oltre a quello dei propri sodali" e "sferrò una coltellata alla soppressata rubandone un bel tocco". Come finirono Fli e Fini, è storia.  Larghe intese in salumeria - Nonostante lo strappo di Fini il Cavaliere riuscì a resistere, "sia pure col salame ormai quasi dimezzato". Poi ecco Mario Monti, che sembrava essere "il messia, il salvatore" ma "un anno dopo - ricorda Feltri - era già fuori gioco". Per il direttore si è trattato di "una parentesi penosa nella storia-barzelletta della nostra Repubblichetta". Dopo Monti le elezioni, la non vittoria di Bersani e le "larghe intese e larghissime pretese" con Enrico Letta "catapultato a Palazzo Chigi". Secondo Feltri "nel centrodestra tuttavia il problema resta il salame già decurtato da Casini e da Fini, ma che fa gola anche ad Angelino Alfano. Il quale ha la presunzione di divorarselo tutto, abbandonando il proprio mentore Silvio". Secondo Feltri "l'obiettivo - ripetiamo - è il salame. E giù un'altra fetta da spartirsi fra gli affamati di potere del Ncd". Se qualcuno taglia ancora... - La saga (o sagra?) continua, "le disavventure nella salumeria di Arcore non sono ancora concluse. Coltellaccio alla mano, perfino quelli di Fratelli d'Italia, capitanati da Giorgia Meloni, si cimentano nel taglio del salame: e via un'altra fetta". Feltri avverte: "Salame sempre più corto, sempre più vicino al culo. Che è la parte più buona, ma non basta a vincere le elezioni". Si arriva dunque a questi giorni, molto tribolati per Forza Italia. Tra i potenziali tagliatori di salame ("si dice, ma non ci credo") sembra esserci anche Raffaele Fitto, "che starebbe già affilando un paio di lame allo scopo di assicurarsi una porzione di salame, prima che sia troppo o tardi". Feltri conclude: "Vero o no che sia, siamo avviliti e preoccupati. Una fetta a Casini, una a Fini, una ad Alfano, una alla Meloni (e soci). Se adesso ne piglia una anche Fitto, il gustoso salume finisce e con esso tutti voi, papponi della galera".

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