Incroci (pericolosi) sfiorati alla seconda puntata de Le invasioni barbariche su La7, il programma condotto da Daria Bignardi. Tra gli ospiti il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, e le due figlie del ministro Cécile Kyenge, berasglio prediletto del Carroccio. Peccato però che le piccole Maisha e Giulia decidano di "boicottare" Salvini, rifiutando il confronto e rifiutandosi di entrare nel salottino della Bignardi fino a quando non fosse finita l'intervista con Salvini. "La mamma preferisce che non ci sia nessun incontro. Non vogliamo interferire con le questioni politiche", hanno spiegato. La battuta - In studio, Salvini ha spiegato il suo punto di vista: "Capisco il disappunto del ministro Kyenge, ma io potrei scrivere libri interi con tutti gli insulti che sono arrivati a me e alla Lega negli anni". Quindi il segretario ha chiarito: "Attaccherei la Kyenge anche se fosse alte e bionda, la attacco per le sue idee politiche". Poi la Bignardi rivela al leghista che le figlie di Cécile hanno deciso di rifiutare il faccia a faccia, e Salvini risponde con una battuta. "Se vogliono gli lascio il mio numero di cellulare - aggiunge -. Se lo desiderano possiamo sentirci di nascosto". Lo studio e la Bignardi, maliziosamente, mugugnano e sorridono. Salvini così chiarisce: "No, per carità... non per motivi... ho una moglie a casa, e ci sta guardando...".