Roma, 14 gen. (Adnkronos) - Dal 21 gennaio al 2 febbraio sul palcoscenico del Teatro Argentina di Roma Marco Paolini attraversa i terreni avventurosi dello scrittore statunitense Jack London, muovendosi tra i suoi racconti come in un paesaggio selvaggio, dove la natura estranea e ostile obbliga a lottare per la sopravvivenza e svelare il senso della propria solitudine. Passaggi di frontiera, terre di confine tra Canada e Alaska e spazi dalla bellezza glaciale, accorciano le distanze storiche della corsa all'oro nel Grande Nord, per restituire lo spirito d'avventura e di libertà di fine XIX secolo che anima 'Ballata di uomini e cani', dedicata a Jack London. Storie di speranze, paure e disperazione nel rapporto-limite tra uomo, natura e morte, che l'abilità oratoria di Paolini ha raccolto dalle pagine di una delle penne più turbolenti del primo Novecento. Sul palcoscenico i tre racconti londoniani, 'Macchia', 'Bastardo' e 'Preparare il fuoco', si intrecciano in una sorta di 'canzoniere teatrale' con gli episodi giovanili tratti direttamente dalla biografia del romanziere americano, inanellandosi alle ballate composte ed eseguite dal vivo da Lorenzo Monguzzi, (affiancato in scena da Angelo Baselli e Gianluca Casadei), e alla video-animazione di Simone Massi. L'antologia di racconti è solo il punto di partenza per costruire un repertorio di storie dove uomini e cani sono coprotagonisti come nell'umorismo di Macchia, "l'unico cane da tiro che non tira", animale ribelle e individualista acquistato per tirare la slitta verso la corsa all'oro. Mentre drammatico diventa il rapporto d'amore e odio fra l'uomo e il cane di 'Bastardo', protagonista di battaglie violente col suo padrone Black Leclèr. Intenso e commovente è il duetto di 'Preparare un fuoco', l'epica lotta di un giovane camminatore che, avventurandosi nel gelido inverno del Klondike, congela sotto lo sguardo disincantato del suo cane. (segue)