Papa Francesco si è rivolto ai mafiosi, chiedendo loro la redenzione. Pena, l'inferno. Uno spunto per Giuliano Ferrara, che introduce il suo editoriale su Il Foglio di lunedì 24 marzo con i concetti espressi dal Pontefice. "Contento perché il papa conferma l'esistenza dell'inferno e del giudizio di Dio - attacca l'Elefantino -, un bel sollievo per me dopo quest'orgia di misericordia che rischiava di sradicare la giustizia, propongo senz'altro di mandare all'inferno Beppe Grillo. Per stupidità, mica per altro". Beppe e le fiamme infernali - Ferrara torna a mettere nel mirino il guitto ligure, in particolare la sua grottesca performance al cospetto di Enrico Mentana: "Una sequela così lunga di autorevoli scemenze (...) non si ricordava da parecchio tempo". Ferrara poi insiste sull'"intercalare affannato e ultraverboso, la voglia di soffocare l'interlocutore sotto la cascata dei suoi, non voglio dire delle parole o dei concetti, non esageriamo". Una distruzione controllata del comico a Cinque Stelle. Sulle voci fantapolitiche relative all'incontro a casa dell'ambasciatore inglese, il direttore de Il Foglio commenta: "Questa storia degli ambasciatori americani e inglesi che si impicciano, e sbagliano regolarmente - (...) - e fanno la corte a Grillo e Casaleggio è veramente umiliante". Grillo vada all'inferno, dunque. La punizione di Sarkò - Ma c'è anche un secondo personaggio meritevole di discesa agli inferi, ossia "il marito di Carla Bruni", travolto da una serie di scandali e che, secondo Ferrara, "invece di rassegnarsi scimmiotta malamente Silvio Berlusconi". Nicolas Sarkozy viene massacrato: "Ora denuncia la persecuzione giudiziaria su sfondo totalitario di quell'uomo politico integerrimo che ritiene di essere". E ancora: "Che mancanza di fantasia. E che tono confuso, da cattivo imitatore. Come deve essere spiacevole assomigliare a les italiens per un pomposo De Funes della Grandeur". Insomma, conclude l'Elefantino, "nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe finito a fare la parodia del nostro Cav nel braccio di ferro con la giustizia politicizzata". E quest'incoerenza, a Sarkozy, costa l'inferno. E' il giudizio divino dell'Elefantino, bellezza.
