Washington, 3 mag. (Adnkronos/Dpa) - Il chitarrista e confondatore della band trash metal degli Slayer Jeff Hanneman e' morto ieri, all'eta' di 49 anni, per insufficienza epatica. La notizia e' stata data dalla band statunitense sulla sua pagina Facebook. Hanneman e' morto nella sua residenza nel sud della California. Jeffrey John Hanneman, questo il suo vero nome, era nato ad Oakland il 31 gennaio del 1964. Di origini tedesche, il chitarrista crebbe a Long Beach, in California. Il padre era reduce dello sbarco in Normandia, e i fratelli reduci della Guerra in Vietnam. Questo accrebbe l'interesse di Hanneman verso tutto cio' che riguardava gli eventi bellici del Novecento facendone un collezionista di memorabilia militari. Hanneman confesso' di apprezzare gli stili artistici tipici dell'epoca nazista, senza pero' sposare le ideologie della destra piu' radicale; aveva comunque idee conservatrici ed era stato un sostenitore della politica di George W. Bush. Hanneman inizio' ad interessarsi al rock e imparo' a suonare la chitarra sotto l'influenza di Led Zeppelin, Aerosmith, Jeff Beck, Iron Maiden e Judas Priest, maturo' poi una grande passione verso l'hardcore punk dei Minor Threat, Misfits, Exploited, Verbal Abuse, G.B.H., Dead Kennedys e Black Flag. Nel 1981, insieme al chitarrista Kerry King, fondo' gli Slayer, gruppo noto per il contenuto dei testi, che toccano argomenti riguardanti satanismo, nazismo, guerra, violenza, morte e serial killer, spesso al centro di polemiche, accusati di nazismo e satanismo. Sono ritenuti tra i principali sviluppatori del loro genere, insieme a Metallica, Megadeth ed Anthrax. Nel gruppo, Hanneman rivesti' anche il ruolo di autore di buona parte delle musiche dei brani, tra cui 'Angel of Death', considerato uno dei capisaldi del genere thrash metal, 'South of Heaven', 'War Ensemble', 'Seasons in the Abyss', e piu' recentemente anche dei testi.