Ferrara, 17 giu. - (Adnkronos) - "Hanno mentito spudoratamente dicendo che la foto di Federico in una pozza di sangue non era vera, ma aveva la testa poggiata su di un cuscino rosso, di fronte a queste bugie enormi credo sia giusto che la Procura si sia mossa ed io non lascio piu' correre". Cosi' Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso nel 2005 a Ferrara durante un controllo di polizia, commenta all'Adnkronos la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati del senatore del Pdl Carlo Giovanardi, dell'ex senatore Alberto Balboni, fuoriuscito da Fli, e del segretario nazionale del Coisp Franco Maccari, che lei stessa aveva querelato per diffamazione. "Trovo bellissimo - ha aggiunto Moretti - che proprio oggi il sindaco di Modena Giorgio Pighi mi abbia scritto della solidarieta' espressa dal consiglio comunale". "Modena e' la citta' di Giovanardi e credo sia importante che il Comune abbia preso posizione dopo le sue affermazioni - ha rimarcato Moretti - per questo ringrazio di cuore la citta' di Modena e il suo sindaco". Quanto invece al permesso premio di uscita dal carcere concesso a due dei 4 agenti condannati per eccesso colposo in omicidio colposto, per la morte di Federico, Moretti ha spiegato che "quello che conta per noi sono le condanne dei giudici che hanno espresso parole trancianti sul loro comportamento in tutti i gradi di giudizio e anche in sede di Tribunale di Sorveglianza, poi non sono i permessi premio o i 6 mesi di pena residua di carcere che devono scontare a cambiare la loro o la mia vita". "Quello che continuiamo a chiedere e' che non rimangano nel corpo di Polizia - ha concluso mamma Aldrovandi - perche' se cosi' non fosse, oltre che assurdo, sarebbe un oltraggio".