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Libri: La "Democrazia!" di Paolo Flores d'Arcais e le sue declinazioni

domenica 20 maggio 2012
Libri: La "Democrazia!" di Paolo Flores d'Arcais e le sue declinazioni

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Roma, 15 mag. (Adnkronos) - Ha ancora senso parlare di democrazia? E, soprattutto, ha ancora senso rivendicarla come bandiera di liberta'? "Tutti sono democratici e se ne riempiono la bocca, anche quando la detestano, la vogliono su misura, o magari la massacrano", risponde Paolo Flores d'Arcais, direttore di MicroMega, di cui oggi esce il nuovo saggio "Democrazia! Liberta' privata e liberta' in rivolta", edito da Add (pagg. 160, euro 7). Del resto, "liberali e democratici si proclamavano gia' i Thiers e i Gambetta, che un secolo e mezzo fa, con decine di migliaia di esecuzioni sommarie, affossarono la Comune di Parigi, il momento di piu' autentica democrazia che abbia conosciuto la storia". Oggi piu' che mai, il termine 'democrazia' rischia di non voler dire piu' nulla. "Se possono invocarla indifferentemente George W. Bush e Aung San Suu Kyi Va'clav Havel e Vladimir Putin, Ste'phane Hessel e Silvio Berlusconi -aggiunge il direttore di MicroMega- vuol dire che il significato della parola ha ormai la precisione della nebbia e del fumo. Se la possono sbandierare i giovani di piazza Tahrir e i militari che li assassinano, se possono proclamarla tanto i manifestanti di Zuccotti Park, quanto i Le Pen padre e figlia, forse e' ormai solo un logoro 'flatus vocis'". Tuttavia il 'soffio' vitale della democrazia resta oggi imprescindibile... "Intanto perche' e' l'orizzonte di legittimita' unico cui far riferimento per avvalorare le istituzioni politiche -prosegue Flores d'Arcais- da quando il crollo del muro ha distrutto, anche presso chi non voleva udire ne' vedere, l'ultimo coriandolo di credibilita' 'progressista' dei totalitarismi dell'Est. Al punto che perfino chi vuole annegare la democrazia nella teocrazia e' costretto a invocarla come strumento e procedura decisionale, dai partiti islamici -tanto 'moderati' quanto fondamentalisti- fino al pontefice di Roma". (segue)