(Adnkronos) - 10 MAGGIO: Un imprenditore titolare di una ditta di impiantistica si suicida nelle campagne tra Molfetta e Terlizzi, in provincia di Bari. L'uomo Giuseppe Rennola, di 46 anni, non riusciva piu' a pagare i fornitori e lascia un biglietto in cui chiede scusa alle figlie per il gesto. Secondo quanto riferito dai familiari, l'elettricista lavorava in proprio e aveva anche appalti con enti pubblici: l'imprenditore non sarebbe riuscito a far fronte ad alcuni debiti perche' gli stessi enti non lo avrebbero pagato nell'ultimo periodo. Aveva chiesto anche dei mutui alle banche ma non gli erano stati concessi. L'uomo, che viveva a Molfetta, era sposato e aveva due figlie di 15 e 19 anni. La procura di Trani apre un fascicolo sulla vicenda. - 10 MAGGIO: Un imprenditore di 63 anni di Vico Equense, Arcangelo Arpino, si suicida nel parcheggio del Santuario di Pompei, sparandosi un colpo di pistola alla testa. Prima di togliersi la vita, l'uomo si reca in chiesa, dove prega su un inginocchiatoio davanti ad un quadro della Madonna. Poi esce, dopo poche decine di metri entra nel parcheggio dove si trova la sua auto, impugna la pistola, preme il grilletto e si suicida. Lo sparo richiama l'attenzione dei passanti e di molti fedeli che accorrono nell'area riservata alla sosta per rendersi conto di persona dell'accaduto. Nell'auto la polizia giudiziaria trova tre lettere di addio, con scuse verso i familiari e accuse verso Equitalia per delle cartelle a suo dire ingiuste. L'imprenditore fino a due anni fa era titolare di un'impresa edile e successivamente di un'agenzia immobiliare e matrimoniale. (segue)