Lucca, 22 lug. (Ign) - Un pilota e la sua navigatrice sono morti carbonizzati nella loro auto durante il 47esimo Rally Coppa Città di Lucca. Valerio Catelani, 37 anni, e Daniela Bertone, 34, sono usciti di strada in località Brancoli durante la quarta prova speciale. Dopo aver buttato giù un muretto, la Peugeot 207 S2000 su cui correvano ha preso fuoco prima che i due riuscissero a uscire. Tra l'incidente - che si è verificato intorno alle 4.14 di stamane, circa due minuti dopo la partenza dell'auto dallo start - e la segnalazione dello stesso sono trascorsi 4 minuti, forse decisivi. E' quanto emerge da una prima ricostruzione fatta da Cristina Riva, direttrice della corsa. "A occhio e croce - ha spiegato la Riva in conferenza stampa - la segnalazione è arrivata dopo circa 4 minuti dall'impatto. Le macchine partono distanziate di un minuto l'una dall'altra, ma le prime vetture dei piloti che sono transitate dal luogo della tragedia non hanno visto nulla". Probabilmente le prime fiamme sono partite dopo qualche attimo e l'auto, che è finita in una sorta di fosso, sotto al piano stradale, non era visibile. A notare l'auto è stato il quarto mezzo in gara partito dopo la Peugeot 207 di Catelani e Bertoneri; i piloti hanno dato l'allarme e sul posto sono stati inviati tutti i mezzi a disposizione, compresi quelli antincendio. Sul posto si sono precipitati anche alcuni spettatori. "Sono stati impiegati tutti gli estintori disponibili - ha spiegato ancora la direttrice Riva - ma le fiamme erano parecchio alte. Naturalmente abbiamo chiamato anche i vigili del fuoco, che sono intervenuti di lì a poco". I piloti dell'altro equipaggio che hanno tentato di soccorrere Valerio e Daniela hanno usato degli estintori di bordo, che hanno potuto fare ben poco per domare fiamme alte anche 4 metri che si sono sprigionate dal veicolo. Sul posto sono intervenute successivamente due ambulanze con medico a bordo, che non hanno potuto far altro che constatare la presenza dei due corpi carbonizzati nell'abitacolo. Valerio e Daniela, entrambi nati in Versilia, gestivano un locale a Forte dei Marmi (Lucca) ed erano uniti da tempo da una relazione sentimentale. Non erano dei corridori professionisti, ma praticavano insieme con passione i rally e da anni prendevano parte alle gare che si svolgono in Toscana. I due avevano avuto un brutto incidente nel marzo del 2009 durante il rally di Massa Carrara, la loro auto era andata a sbattere contro un muro e Daniela aveva riportato alcuni traumi. Valerio aveva ereditato la passione per le auto dal padre Giuseppe. Resta da capire se i due siano morti sul colpo, oppure se il loro decesso sia stato causato dalle fiamme che li hanno avvolti nell'abitacolo. Le salme, dopo l'arrivo del magistrato di turno Elena Leone, sono state portate all'ospedale Campo di Marte di Lucca. La Procura ha anche disposto il sequestro della vettura, e ha anche messo sotto sequestro l'ordine di servizio, il piano di sicurezza e il piano di emergenza sanitario. Il pm disporrà le analisi sui resti di quanto rimane della Peugeot 207 S2000. "Cosa sia successo è incomprensibile -ha affermato in conferenza stampa Pierangelo Brogi, presidente del comitato organizzatore-. Era un equipaggio esperto, con dieci anni di corse sulle spalle. Credo che ogni tanto l'imponderabile, in uno sport che comunque mantiene una sua pericolosità, abbia il sopravvento". Bisogna anche capire se a bordo ci fosse la 'camera car', e anche se fosse così, è facile pensare che lo strumento sia andato distrutto o come comunque danneggiato nel rogo. L'incidente si è verificato intorno alle 4.14 di stamane, circa due minuti dopo la partenza dell'auto dallo start.